Si riapriranno a breve i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio per il personale della scuola interessato dalle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2022. E' quanto emerso dall'incontro tenutosi la scorsa settimana in videoconferenza tra l'INPS, MIUR e parte sindacale in cui è stato ribadito che i nuovi termini scadranno il 28 febbraio 2022.
Come noto la legge di bilancio introduce importanti novità per i lavoratori della scuola:
- Quota 102 per chi matura 64 anni e 38 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022;
- Opzione donna per le lavoratrici che hanno maturato 58 anni di età e 35 di contributi entro il 31 dicembre 2021;
- APE Sociale per chi matura entro il 31 dicembre 2022 i seguenti requisiti:
- 63 anni di età e 36 anni di contributi con lo svolgimento di un “lavoro gravoso”, almeno sei anni degli ultimi sette anni, oppure, sette anni negli ultimi dieci anni come insegnante della scuola primaria e/o di infanzia;
- 63 anni di età e 30 anni di contributi per coloro che assistono da almeno sei mesi, dalla presentazione della domanda, un familiare convivente in situazione di gravità ai sensi della legge 104/1992 articolo 3 comma 3;
- 63 anni di età e 30 anni di contributi per i lavoratori invalidi con una percentuale non inferiore al 74%.
Sindacati: garantire flessibilità
La riapertura dei termini riguarderà il personale docente ed amministrativo della scuola di cui ai punti a) e b). Mentre l’istituto dell’Ape Sociale, esteso da quest'anno anche ai docenti di scuola primaria, ha procedure e tempistiche differenti in quanto è subordinato ad una preventiva verifica dell'INPS.
Nell'incontro le Organizzazioni Sindacali hanno segnalato l'opportunità di consentire la revoca delle istanze di cessazione prodotte prima dell'approvazione della legge di bilancio nell'ipotesi in cui il personale volesse profittare dei nuovi canali di uscita.
Si pensi, ad esempio, ad una lavoratrice che pur essendo inclusa nella nuova Quota 102 dal 1° gennaio 2022 abbia già prodotto un'istanza di cessazione entro il 31 ottobre 2021 con Opzione donna. In tal caso la lavoratrice potrà revocare l'istanza OD ed uscire con Quota 102. La decorrenza della pensione resterà la stessa (1.9.2022) ma il calcolo sarà misto e non contributivo con evidenti benefici.