Francamente non vedo grandi vantaggi in termini di accesso al pensionamento dalla normativa sui lavori usuranti nel caso che sottopone. Anzi. A seguito degli interventi della Riforma Fornero sulla legislazione degli usuranti (Dlgs 67/2011) sono stati infatti elevati anche in questo settore i requisiti di accesso.
Dal 1° Gennaio 2012 per accedere al pensionamento è necessario avere un'età minima pari a 60 anni (oltre ad un requisito contributivo pari a 36 anni); dal 2013 saranno necessari 61 anni a cui aggiungere i mesi relativi all'adeguamento all'aspettativa di vita. Se poi si osserva che per tale categoria di lavoratori rimane anche in vigore il sistema delle finestre di accesso (con un ulteriore anno di slittamento come confermato dalla Circolare Inps n 37/2012) il beneficio in questione potrebbe scemare del tutto rispetto alla disciplina generale.
Se si fanno un paio di calcoli risulta infatti che la prima la finestra utile per l'uscita sarà proprio quella del pensionamento anticipato ( articolo 24, comma 10, Dl 201/2011) con il raggiungimento circa di 43 anni e 2 mesi di contributi (nel 2019) con un'età di 56-57 anni ( e dunque ben inferiore alla legislazione usuranti). Ricordo tuttavia che ci sarebbe una decurtazione di oltre l'8% sul trattamento pensionistico (sulle sole anzianità retributive) perchè non avrà i 62 anni richiesti dalla Riforma Fornero per evitare la penalizzazione.
Ovviamente potrà attendere i 62 anni ma anche in tal caso otterrebbe la pensione prima di quanto previsto dalla disciplina usuranti. Questa è certamente un'anomalia ma si verifica in virtu' dell'alto maturato contributivo che possiede.
Un Cordiale Saluto