I lavoratori collocati in mobilità sulla base di accordi sindacali antecedenti alla data del 4 Dicembre 2011 che maturano i requisiti per il pensionamento, secondo la previgente disciplina, durante la fruizione dell'indennità sono soggetti salvaguardati. Ritengo dunque che suo marito faccia parte di tale categoria. Si tratta di una sorta di "limbo", un'area grigia piuttosto vasta su cui si addensano alcune ombre e dubbi.
Essere un “soggetto salvaguardato” significa infatti poter accedere al regime dei requisiti e delle decorrenze vigenti al 31 Dicembre 2011 ai fini dell'accesso al pensionamento e dunque fare salve le regole pensionistiche antecedenti alla Riforma Fornero ma nei limiti di un plafond di risorse stanziate ai sensi dell'art. 24, comma 15 del Dl 201/2011. Da qui la grande incertezza relativa al destino dei "salvaguardati". Ricordo del resto che sono molti coloro i quali avrebbero diritto al beneficio ma non è chiaro se le risorse saranno sufficienti e dunque - allo stato attuale - non può essere escluso il rischio di essere esclusi.
Per sapere se si è inclusi è indispensabile attendere la promulgazione di un decreto interministeriale (entro il 30 Giugno 2012) in cui sarà stabilito il numero di coloro che accederanno al vecchio regime e le modalità di ammissione.
Se sarà incluso anticipo che riceverà il trattamento dal Febbraio 2014 come secondo i "piani originari".
Porgo i miei piu' cordiali saluti.