Sono nata il 25 maggio 1952 e ho lavorato fino al dicembre 1989. Da quella data mi sono fermata "a casa" prima per accudire mia figlia e successivamente per gravi problemi di salute. Al 1990 ho versato contributi per 944 settimane (circa 18 anni e mezzo). Vorrei sapere quando potrò andare in pensione. Mi è stato detto che non ho diritto ad alcuna pensione fino a quando non compierò 65 anni. Questo non mi sembra in linea con quanto disposto dalla circolare 16 dell'Inps del 10 febbraio 2013. Carla da Bolzano
La circolare 16 del 10 febbraio 2013 consente la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia a condizione di poter far valere 15 anni di contributi (780 settimane) entro il 31 dicembre 1992. Tuttavia, i paragrafi 2 e 3 precisano che dal 1° gennaio 2013, anche nei confronti di tali lavoratori, i requisiti anagrafici per il diritto alla pensione di vecchiaia nel sistema misto sono quelli previsti dalla riforma Monti-Fornero e devono essere adeguati agli incrementi della speranza di vita (+ 3 mesi). Ne deriva che non saranno comunque sufficienti 65 anni. Il futuro adeguamento scatterà dal 1° gennaio 2016. Dai dati forniti, qualora la lettrice possa far valere esclusivamente contribuzione da lavoro dipendenti nel settore privato, l'accesso avverrà tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018. La lettrice non può invocare alcun diritto acquisito fintantoché non li avrà perfezionati.
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