Pensioni, l'alternativa tra cumulo e totalizzazione

Sabato, 10 Maggio 2014

Ho 54 anni e sono una lavoratrice della scuola dal 1985 ed ho una contribuzione inps di circa 15 anni di contributi.  Dal 2001 lavoro in una scuola statale ed ho circa 14 anni di contributi nella gestione ex inpdap. Volevo sapere cosa mi conviene fare per andare in pensione unificando questi spezzoni di contributi accreditati nelle diverse gestioni. Al patronato mi hanno detto che posso utilizzare la totalizzazione oppure il cumulo. Qual'è il parere dell'esperto? 

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Dai dati forniti, conviene optare per l'istituto del cumulo, previsto dall'articolo 1, commi 239 e seguenti della legge 228/12, rispetto alla totalizzazione, in quanto, anche se la decorrenza della pensione è all'incirca nello stesso anno, con il cumulo, l'assegno di pensione potrebbe risultare più ricco, in quanto il calcolo della pensione viene effettuato con il sistema misto, mentre richiedendo la totalizzazione il calcolo della pensione viene effettuato con il sistema contributivo, che, di norma, determina una pensione inferiore a quello con il sistema misto.

Nello specifico con il cumulo la pensione decorrebbe al compimento dell'età pensionabile di 67 anni e 8 mesi, previsti nel 2026, e il calcolo della pensione sarà effettuato con il sistema misto: retributivo, per le anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre 1995 e contributivo per quelle maturate dal 1° gennaio 1996 in poi, ai sensi del comma 246 del citato articolo 1, che ha statuito che per la determinazione del sistema di calcolo, ai fini dell’accertamento dell’anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1995, occorre avere riguardo all'anzianità contributiva complessivamente maturata nelle diverse gestioni assicurative; mentre, se optasse per l'istituto della totalizzazione dei periodi assicurativi, ai sensi del decreto legislativo 42/06, maturerebbe il diritto a pensione al compimento di 65 anni di età anagrafica, con decorrenza della pensione nel 2026, per applicazione della finestra mobile di 18 mesi, più adeguamento alla speranza di vita, con calcolo della pensione con il metodo contributivo, che, di norma, determina una pensione inferiore a quello con il sistema misto.

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