cumulo casse professionali

Lasciando da parte qualsiasi commento sugli attori di questa vicenda, è sconcertante come il diritto di una platea di persone, sancito da una legge dello Stato, possa essere calpestato per 65 miseri Euro. Ma potrebbero addebitarli ai singoli interessati, che a mio avviso, sarebbero ben lieti di pagarli, pur di porre fine a questa farsa scandalosa, che in alcuni casi mette a rischio anche la loro sopravvivenza.

Mi sono permesso di buttare giù alcune righe di rsposta alla lettera aperta di Boeri pubblicata sul sito . Non è finita perchè se no lo mandavo a quel paese, lascio ai rifinitori più concilianti il compito.
Credo che vada inviata a tutti gli organi di stampa, e ai costituendi gruppi parlamentari per ricordare che oltre l'abolizione della Fornero ci sarebbero da applicare leggi già in essere e che vedono in burocrati grandi osteggatori dell'attività del parlamento ecc.

ecco il testo


Egr. Dott. Boeri

Abbiamo letto con attenzione la Sua lettera aperta ai lavoratori delle Casse Previdenziali .
Al di là della singolarità di chiamare delle persone ( che hanno maturato dei diritti a norma di una legge dello Stato) a rivolgere un appello a un ente previdenziale per sostenere le tesi da Lei esposte , singolarità accentuata dal fatto che si chiede, da parte di un istituto che gestisce centinaia di miliardi , a dei semplici cittadini di prendere una posizione su un costo che ,sempre a Suo dire, li riguarda singolarmente per 65 euro una tantum ( tratteneteceli magari , ben volentieri molti di noi acconsentiranno, magari rateizzando su un periodo di 12 mesi)
Al di là del fatto che a seguito della conferenza stampa congiunta INPS ADEPP del 20 febbraio u.s. queste persone credevano che la questione fosse risolta ( anche perché da tale dichiarazione concordata si evinceva che questioni tecniche , come la suddivisione dei costi era demandata ad un tavolo tecnico congiunto tra gli Enti coinvolti) perché comunque c’era l’accordo di fondo sul testo della convenzione
Al di là che la proposta del presidente Adepp del 16 marzo ( intanto paghiamo e poi risolviamo le questioni tecniche dei costi o in sede di ministeri competenti o in via giudiziaria) ci pare una posizione dettata dal buon senso
Al di là del fatto che per le pensioni in totalizzazione di cui al DLGS 42 del 2006, cui Lei giustamente si richiama all’inizio della sua lettera aperta, le liquidazioni , già operative da anni , sono avvenute senza ostacoli di attribuzioni di costi
Al di là del fatto che , conseguentemente, il richiamo alla disciplina ( presumibile il richiamo alla 232 /2016) che non dispone ne vieta la previsione dei costi di gestione ( ma nemmeno la 228 del 2012 ,che nei combinati di cui al comma 244 e 239 ,aveva riferimenti espliciti senza che ciò impedisse la sua attuazione ) è problema che attiene, come da risposta,del Ministero competente, al VS. quesito, alla capacità e autonomia di gestione dovuta a chi è deputato alla direzione degli enti e comunque a quanto già attuato per le pensioni in totalizzazione
Vista la Circolare 140 /2017 emessa dal Codesto Istituto che nulla eccepiva rispetto ai costi di gestione
Rilevato che da recenti notizie di stampa l'Istituto da Lei diretto ha presentato una richiesta allo Stato di ripiano di 7,5 milardi di euro
Rilevato che la 232 /2016 aveva stanziato per l'applicazione del cumulo circa 100 milioni di Euro , che, stante la situazione, l'Istituto ha incamerato ( e forse speso per altre finalità, o accantonato in bilancio visto che la norma è inattuata) ,
Considerato che, conseguentemente, il richiamo alle Vostre encomiabili scelte di rafforzamento dell’Istituto, che Lei presiede, purtroppo sono al di fuori delle nostre capacità di intervento,
Considerato altresì che la stragrande maggioranza di noi fa parte di quei contribuenti che hanno una prevalente contribuzione da decenni all’Istituto da Lei diretto pro tempore e che quindi hanno contribuito ai costi della Pubblica Amministrazione
Considerato infine che a nostre missive e richieste di incontro ( a parte quello avvenuto nel settembre 2017) mai abbiamo avuto riscontri

La legge sul cumulo prevede la possibilità anche per chi ha contribuzioni in fondi diversi dalle casse professionali, essendo stata già più volte applicata mi chiedo chi abbia pagato i 65 miseri euro. Forse dovremmo porre questo quesito al povero boeri e capire se siamo oggetto di una palese DISCRIMINAZIONE.

Servizio sulla protesta davanti all'INPS sul tg3 delle14.20 con diverse interviste ai cumulandi senza stipendio né pensione. Mi è sembrato abbastanza efficace. Concordo che l'azione mediatica può essere incisiva: speriamo bene.

x BOLOGNA2

Scusami se ho dato l' impressione di essere goliardico con la storia delle monetine.
Non ne avrei la forza d' animo dopo 1 anno senza stipendio e senza pensione.
Quanto da me proposto ha il solo fine di smuovere mediaticamente la questione come sta facendo Marco con il sit in.
Sono stato per oltre venti anni responsabile provinciale di un sindacato professionisti ed ho riscontrato come le azioni mediatiche siano piu' veloci ed altrettanto incisive di quelle giudiziarie.
Cosi' come l' evidenziare sia le disparita' di trattamento economico tra chi dispone e chi riceve che eventuali elusioni della legge che possano condurre a comportamenti penalmente rilevanti.

Oggi ho sentito Inarcassa per il fatto di non avere notizie da INPS sulla mia richiesta di pensione del 29.03.2017 recepita e protocollata da Inarcassa.
Risposto: non la abbiamo ancora mandata perché non ci sono ancora le convenzioni.In questo caso ,se devo agire contro qualcuno,devo farlo solo contro Inarcassa,anche se è INPS che eroga,quindi responsabile dei ritardati pagamenti?Sempre più complicato.Grazie per ogni supporto.