cumulo casse professionali

Se il problema delle Casse è che "sborsano prima del tempo previsto", l'unica soluzione non è "sborso quando è previsto". Lo stesso risultato lo si ottiene attualizzando l'esborso. Mi spiego meglio. Se la Cassa prevede la pensione di vecchiaia a 68 anni ma il richiedente ha maturato il diritto a 66 anni e 7 mesi in cumulo, la Cassa dovrebbe erogare la pensione di sua competenza attualizzando quella dovuta alla scadenza dei 68 anni al tasso di interesse legale vigente. Stesso dicasi per l'anticipata, se il termine dell'anticipata della Casse fosse più lungo del termine FORNERO varrebbe lo stesso discorso di attualizzazione. Ovviamente non sussiste il problema di attualizzare per le Casse che hanno termini per l'anticipata inferiori a quelli Fornero Es. ENPACL per l'anticipata. IMHO.

E' su Repubblica (online) di oggi

Pensioni, il cumulo gratuito è legge. Ma l'assegno ancora non si vede
Inserito nell'ultima Legge di Bilancio consente a chi ha avuto carriere discontinue il ricongiungimento gratuito pagando i contributi a diverse Casse previdenziali. Prima l'operazione era a pagamento. Per il ministero del Lavoro è legge, ma chi l'ha chiesto non ha ancora visto la pensione

di BARBARA ARDU'
Invia per email
Stampa
27 settembre 2017
Pensioni, il cumulo gratuito è legge. Ma l'assegno ancora non si vede
ROMA - Chi ha usufruito del cumulo gratuito dei contributi previdenziali versati a Casse diverse sta ancora attendendo la pensione. Inserito nell'ultima Legge di Bilancio, il cumulo consente di mettere insieme i contributi previdenziali versati a Enti diversi dall'Inps o tra diverse gestioni dello Stesso Istituto. S'è sempre potuto fare, ma prima l'operazione si pagava e a caro prezzo. Oggi non più. Per il ministero del Lavoro la legge c'è e dunque va attuata. Peccato che coloro che hanno sfruttato il cumulo gratuito e hanno fatto domanda di pensione, stanno ancora attendendo che l'Ente, l'ultimo per cui hanno lavorato, gli eroghi la prestazione. C'è chi sta aspettando già da nove mesi. In tutto (queste le previsioni) dovrebbero essere circa 7000 persone nel 2017, 15mila nel 2018 fino a arrivare a 100mila tra dieci anni. Sono commercianti, avvocati, medici, professionisti ma anche coloro che hanno avuto carriere discontinue e hanno maturato il diritto alla pensione.

Per il ministero del Lavoro la legge è attuativa, non c'è bisogno di altri passaggi. Secondo l'Inps a essere in difetto sono le singole Casse previdenziali che non si mettono d'accordo. Perché se è vero che il cumulo è gratuito, non tutte le Casse usano gli stessi metodi statistici per arrivare alla definizione della pensione. La realtà è che quel sovrappiù che un tempo pagava il lavoratore di tasca propria, adesso dovrebbe essere a carico dello Stato, che però non ha specificato quanto avrebbe stanziato per l'operazione. C'è chi sostiene 300 milioni, chi meno.

Certo non può essere l'Inps a metterli di tasca propria, né tantomeno le singole Casse previdenziali, che per legge, devono garantire una sostenibilità nel tempo a 50 anni, pena l'accorpamento all'Inps. Alcune riunioni ci sono già state tra Inps e Casse previdenziali. E il ministero dell'Economia, invitato, non si è mai presentato. "Noi siamo pronti", dichiarano all'Adepp, l'associazione che raggruppa le Casse private. Manca solo la circolare dell'Inps, che dovrebbe sbloccare la questione e consentire a chi ha fatto richiesta di ricongiungimento gratuito dei contributi di aver riconosciuta la pensione.

Iscritta ENPAM giugno 83, dipendente ASL marzo 89. Riscattato 10 anni, con Fornero pensione 2021 e con cumulo 2019. Qualcuno può confermarmi che se mi dimettessi ora dalla ASL continuando a pagare ENPAM maturerei comunque il diritto ad andare nel 2019, pur con importo ridotto? E la liquidazione in questo caso quando mi verrebbe corrisposta?

L'articolo di Italia Oggi dice più o meno la stessa cosa...

attendiamo...



Cumulo, l'Inps paga l'acconto

di Simona D'Alessio - Italia Oggi

L'«acconto» pensionistico erogato dall'Inps e, quando si raggiungeranno i requisiti fissati dai regolamenti delle singole Casse di previdenza (ossia al momento in cui l'intero «pacchetto» verrà conseguito), si diventerà titolari della prestazione. E' lo schema che si va definendo, dopo l'incontro di ieri fra esponenti dell'Istituto pubblico e dell'Adepp (l'Associazione degli Enti privati e privatizzati) sull'applicazione del cumulo gratuito dei contributi raccolti in più gestioni, consentito dall'ultima legge di bilancio (232/2016, articolo 1, commi 195-198). E, mentre si cerca la quadra, sul tavolo della presidenza del Consiglio dei ministri approda l'appello di un ordine nazionale (quello dei veterinari) che chiede di scongiurare, in caso di mancata operatività dello strumento, la nascita di «esodati» fra i liberi professionisti. E, dunque, ripartito il confronto per far sì che l'istituto, sulla carta in vigore dal 1 gennaio 2017, diventi realtà per quanti vantano carriere «spezzate»: nel faccia a faccia di due mesi fa tra i dirigenti del ministero del welfare e i vertici dell'Adepp, era stato illustrato il medesimo percorso ieri al centro della riunione con i rappresentanti dell'Inps, ovvero che ci si dovrebbe servire della «leva» del decreto legislativo 184/1997, in modo che «eventuali periodi contributivi posseduti presso i regimi dei liberi professionisti» associati agli Enti disciplinati dai decreti legislativi 509/1994 e 103/1996 potrebbero essere cumulati con quelli versati in altre forme assicurative gestite dall'Istituto (lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata e forme sostitutive ed esclusive) «esclusivamente ai fini del diritto, ma non per la misura della prestazione in cumulo» (si veda ItaliaOggi del 19 luglio 2017). Delineato il solco, dovrebbe essere presto inviata dall'Inps una bozza di circolare al dicastero di via Veneto, mentre le Casse stileranno gli schemi di convenzione con l'Istituto sulle procedure attuative. Fonti tecniche degli Enti riferiscono a ItaliaOggi che tale interpretazione «serve a tenere insieme due esigenze: con l'acconto a carico dell'Inps si riduce l'impatto finanziario sulle Casse, per le quali non è prevista copertura nella Legge di Bilancio», inoltre «si crea un legittimo beneficio per i destinatari, con un istituto, quello del cumulo gratuito, sicuramente più favorevole della totalizzazione». Il meccanismo, però, aggiungono, «appare debole, sotto il profilo giuridico. E rischia di crollare al primo ricorso» presentato. Nel frattempo, restano senza risposta le interrogazioni parlamentari, fra cui quella al ministero dell'economia, con cui il presidente della Commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello (Ap) chiedeva se «sono necessari ulteriori 2 miliardi di euro per ripianare» la voragine «che rischia di aprirsi nei conti pubblici e in quelli delle Casse». «L'impasse», infine, tuona il presidente dei veterinari italiani Gaetano Penocchio, rivolgendosi al premier Paolo Gentiloni, è «inaccettabile». E può generare «nuovi esodati»: i professionisti.


www.miowelfare.it/news/cumulo-linps-paga-lacconto

Alven ha scritto: Documento della riunione di ieri tra inps e casse

Questo accessorio è nascosto per gli ospiti.
Effettua il login o registrati per vederlo.

E' quanto mi ha anticipato la Direttrice dell'Enpav, D.ssa Lamarca, oggi al telefono. Insistiamo sull'applicazione dei requisiti Fornero!

Documento della riunione di ieri tra inps e casse