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cumulo casse professionali

28/07/2017 10:39#39736 da emilio57
Risposta da emilio57 al topic cumulo casse professionali
Nicol risulta anche a te l imminente uscita della circolare INPS?

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28/07/2017 10:31#39735 da angco
Risposta da angco al topic cumulo casse professionali
Il fatto che non si è proprio parlato di cumulo gratuito cosa potrebbe significare ? Che hanno già deciso di non realizzarlo mai, oppure che hanno già pensato a come attuare parzialmente la legge (ovviamente in modo penalizzante per noi) ed, appena possibile, faranno uscire una circolare INPS ?

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28/07/2017 10:17#39734 da SEAN
Risposta da SEAN al topic cumulo casse professionali
X Emilio57 e altri iscritti inarcassa

Mi sembra di capire che i silenti dovrebbero rientrare nel retributivo sia per effetto della finanziaria 2017 che per il regolamento inarcassa, e che invece quest' ultima e' contraria per dubbie considerazioni di equita'. Dubbie perche' i colleghi pensionati inarcassa accederanno al retributivo, mentre i silente con il contributivo, con sperequazione a danno di questi ultimi.
Inoltre inarcassa sostiene che i silenti sono circa 60.000; considerando una media di 5.000/00 € di contributi versati rivalutati ad oggi in tutto sono 300.000 € non lontani dai 550.000 € di impatto dichiarati da inarcassa.
L' ostruzionismo inarcassa non e' giustificabile anche perche la percentuale che pagano gli iscritti e' del 14.50 % mentre per l' inps e' del 33%.
Sembra quasi che inarcassa giochi sui contributi versati dai cosiddetti silenti per tenere bassa la quota dei propri iscritti attivi.
Per altre casse qual' e' la quota contributiva?

PS: notizie ufficiose da parte inps riportano che la circolare e' pronta e dovrebbe essere resa ufficiale a meta' agosto: per il retributivo fino al 2011 occorrono 18 anni di contributi effettivi o con riscatto; altrimenti occorre la ricongiunzione onerosa dei periodi di iscrizione alle casse private
Ringraziano per il messaggio: Nicolett

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28/07/2017 10:00#39733 da chuck
Risposta da chuck al topic cumulo casse professionali
incredibile, non ci si filano proprio :((

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28/07/2017 09:29#39731 da Nicolett
Risposta da Nicolett al topic cumulo casse professionali
Dal Sole 24 ore di stamattina

Pensioni, stop aumento età solo per usuranti
Poletti: nodo da sciogliere a ottobre, ma per i sindacati non basta - Dal 30 agosto 5 tavoli tecnici su previdenza e lavoro
ROMA
Abbassare le soglie di accesso all’Ape per le donne riconoscendo il lavoro di cura e con un occhio attento ai lavori più disagiati. Dare più spinta alla previdenza integrativa facendo leva sul silenzio-assenso e su un trattamento fiscale con maggiore appeal. Tornare dal 2019 alla perequazione dei trattamenti con il sistema degli scaglioni. Creare i presupposti per la nascita di una pensione di garanzia per i giovani “contributivi” prevedendo un reddito minimo e unificando la parte assistenziale e quella previdenziale compatibilmente con i vincoli di bilancio. Sono queste le priorità sul terreno della previdenza indicate ai sindacati dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per dare operatività alla cosiddetta “fase 2” attraverso una rapida istruttoria tecnica pre-manovra autunnale con 5 tavoli da far scattare a fine agosto. Un nodo però, ha avvertito il ministro, potrà essere sciolto solo a ottobre: lo stop all’aumento automatico dell’età pensionabile per effetto all’aspettativa di vita che potrà essere valutato dopo i nuovi dati dell’Istat e che in ogni caso potrà scattare prioritariamente per i lavori più usuranti.
Alcuni di questi interventi potranno essere inserito già nella prossima legge di bilancio, per altri si dovrà attendere l’anno successivo. Ma l’obiettivo del Governo, ha sottolineato Poletti, è «la massima condivisione» con i sindacati sui temi in agenda per giungere a una nuova intesa prima del varo della manovra autunnale. Per questo motivo sono stati già fissati tavoli specifici su altrettanti capitoli. Si partirà il 30 agosto con due gruppi di lavoro: il primo su previdenza dei giovani e pensioni integrative; il secondo sull’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita e sul tagliando all’Ape sociale. Il 31 agosto il confronto tecnico si svilupperà su altri due tavoli: politiche passive, ammortizzatori e garanzia giovani; rappresentanza sindacale e nuova governance Inps. Il 7 settembre, infine, verrà affrontata la questione della rivalutazione delle pensioni.
Poletti ha definito «positivo e utile» il lavoro effettuato nel corso dell’incontro di ieri dove Cgil, Cisl e Uil hanno intensificato il loro pressing soprattutto sulla tutela pensionistica delle donne, che non dovrebbe essere garantita soltanto all’interno dell’Ape con un eventuale sconto contributivo di 2 o 3 anni per accedere all’Anticipo pensionistico, e dei giovani. Su quest’ultimo fronte soprattutto la Cgil vorrebbe precise assicurazioni sulla copertura della pensione minima di garanzia così come sullo stop a vasto raggio dell’aumento automatico dell’età pensionabile nel 2019. «È importante che il Governo abbia detto che si può discutere del tema dell’adeguamento delle speranze di vita» ma «le cose che abbiamo sentito non ci sono risultate particolarmente rassicuranti, il tema è rilevante : l’automatismo determinerebbe aumenti insopportabili dell’età», ha commentato la leader della Cgil Susanna Camusso. Che ha aggiunto: «Oggi abbiamo avuto finalmente la possibilità di fare un punto sia sui temi del lavoro che sulla previdenza. La notizia positiva è che abbiamo definito un calendario impegnativo di approfondimento e discussione». Anche Annamaria Furlan (Cisl) ha ribadito che lo stop all’aumento dell’età deve valere per tutti mentre Carmelo Barbagallo (Uil) chiede interventi per giovani e donne.
Sulla questione pensioni è tornato ieri anche il presidente dell’Inps, Tito Boeri che ha affermato che «l’età media effettiva di pensionamento in Italia è stata di circa 62 anni e la durata di godimento della pensione è risultata più alta rispetto agli altri Paesi». Boeri nel corso di un’audizione alla Camera è tornato anche a lanciare l’allarme sulla “frattura generazionale” affermando che gli anziani sono tutelati mentre i giovani sono lasciati al loro destino: «Il nostro sistema di protezione sociale ha contenuto i rischi di povertà per gli ultra65enni, ma solo per loro», ha detto il presidente dell’Inps facendo il quadro della situazione alla vigilia dell’arrivo del Rei, il Reddito d’inclusione. In termini di prestazioni a livello «pro capite, risulta che - ha sottolineato Boeri - agli ultra 65enni vanno mediamente circa 1.200 euro, mentre agli under 39 vanno meno di 500 euro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Rogari

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28/07/2017 09:23#39730 da Nicolett
Risposta da Nicolett al topic cumulo casse professionali
27 luglio 2017
Pensioni, road map tra governo-sindacati: resta nodo età
Ultimo incontro tra governo e sindacati prima della pausa estiva. Sul tavolo cinque questioni centrali, dalla decontribuzione per i giovani ai requisiti per l'Ape. Lontana l'intesa sull'innalzamento dell'età a 67 anni nel 2019.



Definire una pensione di garanzia per i giovani, valutare l'abbassamento dei requisiti per l'Ape riconoscendo il lavoro di cura e le differenze nelle carriere previdenziali tra uomini e donne, aprire il confronto sulla legge per la rappresentanza sindacale e datoriale, prevedere una riduzione stabile del cuneo per l'assunzione dei giovani: sono i temi principali del confronto tra governo e sindacati, che hanno fatto un punto prima delle pausa estiva, e che a fine agosto riprenderà con l'obiettivo di stringere e arrivare ad una condivisione, in vista della legge di Bilancio.

POLETTI: «SULL'ETA' ASPETTIAMO L'ISTAT». Cinque i tavoli di lavoro già fissati, mentre sull'adeguamento automatico dell'età pensionabile all'aspettativa di vita il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha ribadito che «nel merito» si potrà discutere «dopo che l'Istat avrà dato gli elementi di valutazione», ovvero in autunno, tra settembre e ottobre. Su questo tema i sindacati mantengono alto il pressing ritenendo inaccettabile l'innalzamento dell'età a 67 anni nel 2019 e chiedono quindi di bloccare l'automatismo.

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«Si può discutere dell'adeguamento, ma le cose sentite non ci sono sembrate rassicuranti, il tema è rilevante: l'automatismo determinerebbe aumenti insopportabile dell'età», ha detto il numero uno della Cgil, Susanna Camusso. La risposta sull'aspettativa di vita deve «riguardare tutti i lavoratori e le lavoratici, dati alla mano si tratterà di individuare un percorso, inizialmente rivolgendosi a platea più ristretta ma l'obiettivo è una risposta più larga, per tutti», ha evidenziato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

SI PENSA A SGRAVI PER GLI UNDER 35. Quanto agli sgravi, c'è l'ipotesi di una decontribuzione permanente per i giovani, under35, assunti con contratti a tempo indeterminato, come ha confermato il consigliere economico di palazzo Chigi, Marco Leonardi. Intanto è stato definito il calendario di appuntamenti, che dal 30 agosto vedrà sindacati e governo al tavolo impegnati «su cinque gruppi di lavoro», come ha indicato lo stesso Poletti, al termine dell'incontro con i leader di Cgil, Cisl e Uil, sottolineando che «l'obiettivo è la massima condivisione».

BARBAGALLO(UIL): «BIOSGNA FARE PRESTO». I tavoli riguarderanno politiche attive e passive, rappresentanza sindacale e delle imprese, governance dell'Inps, previdenza dei giovani e previdenza complementare, lavoro di cura e Ape social e rivalutazione delle pensioni attuali. «Bisogna fare presto, sia perché dovremo fare i conti con la legge di Bilancio sia perché questa legislatura termina già all'inizio del prossimo anno. Non abbiamo molto tempo ed è per questo che abbiamo chiesto di procedere a ritmi serrati», ha sostenuto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

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