- Shanghai, 10 giu. - Coraggio e curiosita'. E' questo il messaggio del presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, alla comunita' italiana presente allo Shanghai Italian Center dell'Expo di Shanghai del 2010. Shanghai e' la seconda tappa della missione asiatica del premier, che ieri e' stato a Hanoi e domani sara' a Pechino, prima di ripartire per Astana, capitale del Kazakistan.
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Ricordando la sua prima visita al padiglione italiano nei giorni dell'Expo di quattro anni fa, Matteo Renzi ha notato l'assenza di una scultura che ritrae Pinocchio. Il popolare burattino creato dalla penna di Carlo Collodi e', per il presidente del Consiglio, "una metafora straordinaria", che "ci racconta che se ciascuno di noi prova a mettersi in gioco e a cambiare, anche il mondo fuori cambia. Ecco perche' Pinocchio credo ce l'abbia dentro ciascuno di voi che e' qui oggi". Salutato dalle massime autorita' italiane in Cina, tra cui l'ambasciatore italiano Alberto Bradanini, Renzi si e' rivolto alla comunita' imprenditoriale dell'area di Shanghai e nell'area della citta' di Suzhou, che e' il centro fuori dall'Italia con la maggiore concentrazione di imprese italiane, circa duecento.
Renzi ha parlato della presenza delle aziende italiane fuori dai confini nazionali. "Si e' dato della delocalizzazione un messaggio esclusivamente negativo", spiega il presidente del Consiglio, che definisce "comprensibili" le critiche agli "eccessi della delocalizzione". Come effetto, pero', queste critiche, hanno avuto quello che "si e' sostanzialmente scoraggiata l'apertura al mondo del nostro Paese e la volonta' di navigare in mare aperto". Il messaggio di Renzi alla business community italiana di Shanghai e' chiaro. "Noi non siamo qui per riportare a casa le aziende - spiega ancora il capo del governo italiano - siamo qui per dire che occorre piu' Italia all'estero". Renzi si e' poi soffermato sul disavanzo nella bilancia commerciale italiana con la Cina di tredici miliardi di dollari, un divario che definisce "impensabile", e dell'occasione che rappresenta l'Expo di Milano del 2015 e "la volonta' di costruire un progetto Italia, una volonta' che portera' il nostro Paese a essere sempre piu' competitivo".
Secondo le ultime stime l'Italia e' il 15esimo partner commerciale della Cina e il quarto in Europa, ed eccelle soprattutto in alcuni settori di punta, citati dallo stesso premier, come l'agro-alimentare e quello delle tecnologie per l'ambiente. Renzi ha poi fatto cenno all'importanza delle riforme in Italia per "scrivere una pagina nuova" in alcuni settori del rapporto tra lo Stato e i cittadini, come quelli del fisco e della burocrazia. Renzi ha infine citato l'esempio dei due grandi esploratori: Marco Polo e di Matteo Ricci. "Se c'e' una caratteristica che li accomuna non puo' che essere il coraggio e la curiosita'" che li ha mossi. "Dobbiamo scrivere una pagina nuova" spiega Renzi, per spiegare che "tutto quello che vedete" all'interno del padiglione italiano di Expo 2010 "e' collegato alla volonta' di innovare" tipica dei grandi capolavori.
Il premier ha poi ringraziato i rappresentanti cinesi del China Corporate United Pavillion, il terzo padiglione presente all'Expo di Milano, dopo quello governativo e quello gestito dal gruppo immobiliare Vanke, e non ha mancato di rimproverare un eccesso di pessimismo nel nostro Paese. "Il loro investimento e' significativo - spiega Renzi riguardo agli investimenti cinesi a Expo Milano 2015 - perche' sanno bene cosa significa potere ospitare un expo, e lo sanno molto meglio di molti nostri professionisti del pessimismo". L'Expo di Milano, ha concluso Renzi "non e' solo un'opportunita' per alcuni, ma e' una gigantesca opportunita' per tutti". .