La proroga degli acconti del tributo sui servizi indivisibili per gli immobili nei Comuni che non hanno deciso le aliquote entro il 23 maggio passerà attraverso un decreto legge e un emendamento al decreto Irpef che dovrebbero vedere la luce la prossima settimana. Sono queste le decisioni assunte dall'esecutivo nell'incontro che si è tenuto al Ministero dell'Economia nei giorni scorsi.
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Il decreto prorogherà il pagamento della prima rata prevista attualmente per il 16 Giugno al 16 Ottobre nei Comuni ritardatari nell'approvazione delle delibere.
La nuova scadenza potrebbe interessare anche le prime case per le quali, altrimenti, si sarebbe dovuto pagare tutto in un colpo solo, a dicembre. Sulle anticipazioni di cassa, i soldi girati dallo Stato ai Comuni per evitare crisi di liquidità, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padaon dice che saranno «temporanee» e «nell’ambito delle risorse disponibili».
Resta poi molto difficile che nei duemila Comuni già in regola con aliquote e detrazioni, dove quindi la prima rata si paga il 16 giugno, arrivino a casa i bollettini precompilati. Secondo il presidente dell’Associazione dei Comuni, Piero Fassino, la questione è praticamente «impossibile» e dunque il calcolo sarà lasciato ai singoli contribuenti e ai Caf. Il Dm pubblicato mercoledì sulla «Gazzetta Ufficiale» conferma infatti che il bollettino pre-compilato è solo un'opzione del Comune, con una previsione che secondo Confedilizia «contrasta con la legge di stabilità in cui il bollettino precompilato era considerato un obbligo».