C’è tempo sino al 21 febbraio per comunicare all'Inps i dati relativi a fringe benefit e stock option erogati ai dipendenti che hanno cessato il lavoro per pensionamento nel corso dell'anno 2023. Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza con messaggio n. 32/2024 in cui spiega che l’adempimento è fondamentale per consentire all'INPS di svolgere le attività in qualità di sostituto d'imposta, necessarie per effettuare il conguaglio fiscale.
L’Istituto ricorda che il Decreto Lavoro (Dl n. 48/2023) ha introdotto diverse novità tra cui l'innalzamento del limite d'esenzione fiscale per i beni ceduti e i servizi prestati ai dipendenti con figli, passato da 258 a 3.000 euro. Questo significa che, se tali compensi sono stati erogati a lavoratori che hanno cessato il proprio rapporto di lavoro con diritto a pensione nel 2023, l'INPS è chiamato a svolgere le attività di sostituto d'imposta, basandosi sulle informazioni fornite dai datori di lavoro. Per questi compensi si applica il «principio di cassa allargato», che stabilisce che compensi erogati entro il 12 gennaio 2024 rientrano comunque nel periodo d'imposta precedente (anno 2023).
Comunicazione entro il 21/2
L'INPS, per garantire un'efficace esecuzione di tali adempimenti, sollecita i datori di lavoro a inviare i dati relativi a fringe benefit e stock option entro il 21 febbraio. La trasmissione deve avvenire esclusivamente attraverso modalità telematiche, utilizzando l'applicazione "Comunicazione Benefit Aziendali". È importante sottolineare che i flussi che giungeranno oltre tale termine non saranno oggetto di conguaglio fiscale di fine anno, ma di rettifiche delle certificazioni uniche 2024 (CU). Nelle annotazioni di tali certificazioni, verrà indicato al contribuente l'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.