La Tasi 2014 e' costata meno dell'Imu 2012 agli italiani: e' quanto emerge da un documento del Dipartimento delle Finanze secondo cui i 2.178 comuni che hanno deliberato l'aliquota Tasi hanno incassato 1,2 miliardi di euro, il 29,3% in meno rispetto agli 1,6 miliardi incassati con l'Imu 2012. Kamsin Si tratta, spiegano fonti del tesoro, di proiezioni sul gettito effettivo e non teoriche: il dato infatti fa riferimento alla prima rata versata entro il 16 giugno.
Secondo il dipartimento delle Finanze inoltre, nel passaggio dall'Imu alla Tasi e' calato di oltre un milione il numero di contribuenti per l'abitazione principale. "Nel passaggio dall'Imu 2012 alla Tasi/Imu 2014, i comuni che hanno deliberato le aliquote Tasi registrano una diminuzione del numero di contribuenti per l'abitazione principale pari a 1,2 milioni - si legge nel documento - Tale flessione puo' dipendere dall'introduzione da parte di alcuni comuni di esenzioni per l'abitazione principale, nell'esercizio della propria potesta' impositiva. Il gettito Imu 2012 relativo all'abitazione principale, e' risultato di circa 1,6 miliardi di euro a fronte di un gettito Tasi/Imu 2014 stimato, a fine 2014, in circa 1,2 miliardi di euro, con una riduzione complessiva del 29,3%".
"Per la fascia di importo sotto i 50 euro e per quelle superiori a 150 euro - aggiunge il documento - la Tasi/Imu 2014 registra una contrazione sia del numero dei contribuenti, sia dell'importo teorico rispetto all'Imu 2012. Al contrario, per le fasce di importo compreso tra 50 e 150 euro, si rileva un incremento, sia pure contenuto, del numero di contribuenti e degli importi teorici della Tasi/Imu 2014 rispetto all'Imu 2012. Tale circostanza e' probabilmente dovuta al fatto che la normativa riguardante l'Imu prevedeva detrazioni di base per tutti i Comuni, mentre la normativa sulla Tasi non contempla questa possibilita' e lascia invece la facolta' di introdurre detrazioni al singolo Comune".
Zedde