Gli addetti alle mansioni usuranti possono uscire quest'anno con il perfezionamento di quota 97,3 a condizione di avere 61 anni e 3 mesi di età, ed almeno 35 anni di contributi.
{div class:article-banner-left}{/div}
I lavoratori usurati hanno, ai sensi del Dlgs 67/2011, la possibilità di accedere al trattamento pensionistico con requisiti piu' favorevoli rispetto a quelli introdotti dalla Riforma Fornero del 2011. Questi lavoratori infatti oltre a poter fruire del pensionamento anticipato indicato dalla Riforma Fornero, anche se piu' favorevole, mantengono una disiplina specifica basata sul sistema delle quote come accadeva per tutti i lavoratori sino al 31/12/2011.
Gli interessati quest'anno possono infatti uscire con il perfezionamento di quota 97,3 con almeno 61 anni e 3 mesi di età e con 35 anni di contributi.
Piu' alti i requisiti, per i notturni con un numero di notti lavorate all'anno comprese tra 64 e 71 che conseguono il trattamento di quiescienza con quota 99,3 con 63 anni e 3 mesi di eta'; e i notturni con un numero di notti lavorate all'anno ricomprese tra 72 e 77 che devono raggiungere quota 98,3 e 62 anni e 3 mesi di età. In tutti i casi i lavoratori scontano tuttavia il periodo di finestra mobile pari a 12 mensilità come stabiliva la vecchia disciplina.
Vediamo dunque chi sono i potenziali beneficiari della disciplina. In primo luogo trovano spazio i lavori particolarmente usuranti indicati nell'articolo 2 del Dm 1999 nell'ambito delle attività individuate dal Dlgs 374/1993: Lavori in galleria, cava o miniera: Mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità; lavori nelle cave: Mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale; lavori nelle gallerie: Mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità; Lavori in cassoni ad aria compressa; lLavori svolti dai palombari; lavorazione del vetro cavo: Mansioni dei soffiatori nell'industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio; lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all'interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture; lavori di asportazione dell'amianto; lavori ad alte temperature: Mansioni che espongano ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali a titolo esemplificativo, quelli degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale.
Per altre mansioni con esposizioni alle alte temperature, il decreto 17 aprile 2001 stabilisce che la documentazione presentata a corredo della domanda dovrà comprovare l'esistenza delle condizioni non inferiori a quelle previste dalla tabella, allegata al decreto stesso;
Lavori notturni - Rientrano nel beneficio i lavoratori definiti e ripartiti nelle seguenti categorie: lavoratori a turni che svolgono la loro attività nel periodo notturno per almeno 6 ore, per un numero minimo di giorni lavorativi all' anno non inferiore a 78 per coloro che maturano i requisiti al pensionarnento anticipato tra il luglio 2008 e il 30 giugno 2009 e non inferiore a 64 per quelli che raggiungono i requisiti per il predetto pensionamento anticipato dal 1° luglio 2009; lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo.
Lavoratori dipendenti da imprese con voci di tariffa Inail - Si tratta di lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa Inail per specifiche attività impegnati all'interno di un processo produttivo in serie: prodotti dolciari, macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico, confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo etc.
In proposito va notato, inoltre, che trovano applicazione i criteri per l'organizzazione del lavoro stabiliti dall'articolo 2100 del Codice civile (obbligatorietà del cottimo). La norma del Codice civile prevede che il prestatore di lavoro vada retribuito secondo il sistema del cottimo quando, in conseguenza dell'organizzazione del lavoro, è vincolato all'osservanza di un determinato ritmo produttivo oppure quando la valutazione della sua prestazione è fatta in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione.
Il Dlgs 374/1993 stabilisce infatti, che i lavoratori interessati devono essere impegnati all'interno di un processo produttivo in serie, contraddistinto da un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, con svolgimento di attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale e con spostamento a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi, fissate dall'organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, che si spostano a flusso continuo.
Vengono esclusi gli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione o al controllo di qualità.
Conducenti di veicoli - Inclusi tra gli usurati inoltre anche i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. La domanda va corredata, in particolare, dalla carta di qualificazione del conducente di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 286/2005 e del certificato di idoneità alla guida.