Una garanzia universale sostituirà Aspi e mini Aspi. Spetterà a tutti i lavoratori che perdono il lavoro anche non subordinato.
La maggior parte degli interventi in materia di politiche attive e passive per il lavoro è stata demandata al disegno di legge delega che l'esecutivo dovrebbe presentare in Parlamento nei prossimi giorni.
Secondo le anticipazioni fornite dal Ministero del Lavoro le novità dovrebbero razionalizzare, semplificare e rendere più efficienti i servizi per l'impiego e degli ammortizzatori sociali che verranno gradualmente sostituiti dal 2016 con uno strumento universale.
Ma molte novità dovrebbero interessare anche il fronte degli adempimenti previsti per i datori di lavoro oltre ad una completa rivisitazione delle attuali forme contrattuali, giudicate ormai non più in linea con i tempi da Renzi.
L'iter quindi è chiaro. Il governo punta a far approvare un disegno di legge delega attraverso cui poi procedere, entro sei mesi dall'approvazione, alla pubblicazione dei decreti legislativi che riordineranno il mercato del lavoro.
Tra le novità che ha anticipato il dicastero del lavoro c'è la creazione di una Agenzia nazionale per l'Impiego a cui verrà affidata la gestione delle politiche attive e passive del lavoro con la compartecipazione dello Stato, Regioni e Province autonome e con il coinvolgimento delle parti sociali.
L' agenzia dovrebbe anche avere un raccordo con l'Inps e con tutti gli altri enti che hanno competenza in materia di incentivi. Tra gli obiettivi che si prefissa il governo c'è comunque quella di lasciare un maggior spazio alle agenzie private per favorire una migliore mobilità del mercato del lavoro e una maggiore efficienza e rapidità dell'incontro tra domanda ed offerta.
Di grande importanza le misure proposte in tema di ammortizzatori sociali. Renzi propone la sostituzione di Aspi e mini Aspi con un sistema di garanzia universale previsto in favore di tutti lavoratori. L ' ammortizzatore universale riconoscerà tutele uniformi a tutti coloro che perdono il posto di lavoro, anche in forma non subordinata e terrà maggiormente in considerazione la contribuzione accreditata in favore del lavoratore.
Nella delega vi sarà anche una maggiore tutela alla maternità. Con la garanzia della corresponsione dell'indennità anche favore delle lavoratrici iscritte alla gestione separata, in particolare quelle a progetto, che attualmente vedono subordinato il loro diritto all'effettivo versamento dei contributi da parte del committente in misura sufficiente alla maturazione del diritto stesso.
Nella delega dovrebbe vedere la luce quella razionalizzazione delle centinaia di forme contrattuali oggi esistenti. Qui l'intenzione è privilegiare quelle che consentono l'accesso al mercato del lavoro dei giovani. E in questo ambito del resto che si inserisce il contratto di lavoro tanto pubblicizzato nel Jobs act a cui dovrebbe accompagnarsi una modifica dell'articolo 18 per consentire maggiore libertà di licenziamento almeno nella prima fase del rapporto lavorativo.
Inoltre, secondo le anticipazioni del premier, vedrà la luce un testo unico organico che conterrà tutte le tipologie contrattuali al fine di semplificare il settore.
Alcune semplificazioni dovrebbero toccare anche i datori di lavoro. Che dovrebbero ottenere lo snellimento delle informazioni da fornire ai Centri per l'Impiego in caso di instaurazione e cessazione del rapporto di lavoro oltre ad un alleggerimento di tutti quegli obblighi documentali previsti nel corso dello svolgimento del rapporto lavorativo.