M5s: Grillo, proposta choc giornalisti rivelino fonti per legge
Martedì, 24 Giugno 2014
- Roma, 24 giu. - Beppe Grillo torna ad attaccare la stampa e sul suo blog chiede una legge per obbligare i giornalisti a svelare le loro fonti. "Dopo le elezioni i pennivendoli, coloro che si vendono per scrivere e che non si guardano allo specchio per non sputarsi in faccia, hanno adottato nei confronti dell'informazione sul M5s una tattica diffamatoria che per brevita' si cita come 'le fonti'. Notizie totalmente inventate - scrive il leader del Movimento - vengono attribuite a fantomatiche 'fonti', fonti rafforzate nell'articolo con aggettivi come fonti importanti, di persone influenti, autorevoli, vicine ai fondatori del M5s. Le fonti non vengono mai svelate per motivi legati al segreto professionale. 'Non diro' mai nulla sulle mie fonti neanche sotto tortura' dira' il pennivendolo di turno messo alle strette, 'Io sono un giornalista, una giornalista, serio/a, non rivelo le mie fonti'. Peccato che le notizie pubblicate siano regolarmente false e non basterebbe un altro blog per smentirle ogni giorno e dieci studi di avvocati non sarebbero sufficienti per querelare i pennivendoli/e di turno. Il giochino sta andando troppo oltre. Notizia falsa da fonti false. E' opportuno - afferma ancvora Grillo - che la legge si occupi di questa malformazione congenita del giornalismo italiano che, grazie ai suoi favolosi pennivendoli, ha trasformato l'Italia in un Paese semilibero per l'informazione. La colpa come ovvio non e' loro, sara' dei lettori che si ostinano a comprare i giornali... Le fonti non possono essere coperte, vanno citate nell'articolo o, in caso contrario, va fatto scattare in automatico il reato di diffamazione. Le fonti a cui si abbeverano gli inchiostratori italici sono fantasie dettate dalla loro linea politica e dai loro padroni. I servi hanno le fonti, i giornalisti i fatti. In Italia ci sono le fonti separate dai fatti". .
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