- Roma, 17 lug. - "La strategia del governo e' convergente con le raccomandazioni delle commissioni e coniuga l'azione di risanamento strutturale con il sostegno alle famiglie, per esempio attraverso il bonus fiscale, e alle imprese con misure diverse tra cui il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione attualmente in corso di ulteriore rafforzamento". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan intervenendo in aula alla Camera.
"Siamo in un contesto di crescita ancora debole e incerta - ha ricordato Padoan - la disoccupazione rimane elevata e si conta in Europa nell'ordine di decine di milioni sopratutto fra i giovani, e' un problema dell'Italia ma anche dell'Europa, anche per questa ragione la presidenza italiana del semestre appena iniziato ha posto al centro il sostegno della crescita e dell'occupazione. E' indispensabile che ci sia un orizzonte di medio termine la crescita e' un fenomeno complesso e spesso non ben compreso, ma sopratutto non ci sono scorciatoie".
Per quanto riguarda il cuneo fiscale, "Il taglio sara' reso permanente con la legge stabilita' e si proseguira' nella riduzione dell'Irap". "Lo scenario - ha sottolineato Padoan - e' in linea con la riduzione del debito e siamo su un sentiero compatibile con i parametri europei: il Def a settembre lo confermera'". "I dati macroeconomici piu' recenti, se confermati, indicano un ritardo nel ritorno al meccanismo di una crescita sostenibile in Europa e altrove - ha proseguito il ministro - e cio' e' vero anche per il nostro paese: i margini per l'azione del governo si faranno piu' stretti ma non per questo si indebolisce la prospettiva di medio termine indispensabile per quel salto di qualita' di cui il paese ha bisogno tramite una decisa azione di riforme".
"Questa prospettiva e' necessaria - ha detto ancora Padoan - anche per mantenere l'equilibrio difficile tra consolidamento dei conti pubblici e sostegno alla crescita e all'occupazione e che il governo e' determinato a presentare". "E' necessaria una strategia a piu' piani che il governo propone per l'Italia e per l'Europa poggiata su tre pilastri: innanzitutto piu' apertura di mercato interno e globale, l'Europa ha sempre trovato la via della crescita attraverso forme di integrazione e di apertura crescente, secondo le riforme strutturali che devono interessare tutti i paesi, la grande crisi da cui fatichiamo a uscire e' anche il frutto di un ritardo accumulato molto prima che la crisi finanziaria si sviluppasse" e in terzo luogo "piu' investimenti per la crescita attivati con strumenti diversi con diversi canali, pubblici e privati".
Padoan ha poi puntualizzato che "Un maggior grado di coordinamento tra le politiche strutturali degli stati membri potra' accrescere l'impatto, un punto che e' stato ripreso di recente anche dal presidente della Banca centrale europea". Per il titolare del dicastero di Via Venti settembre, "il compito della politica economica e del nostro governo e' dare i segnali giusti, che abbiano l'orizzonte temporale adeguato e che possano influenzare positivamente le aspettative, creino incentivi opportuni e necessari". "L'idea recentemente enunciata dal presidente del Consiglio dell'agenda dei mille giorni e' questa, ma naturalmente riempita di contenuti e proposte concrete e a questo stiamo lavorando" ha concluso Padoan.