La misura
La misura consiste in un indennizzo corrisposto mensilmente pari al trattamento pensionistico minimo (circa 513 euro al mese), in occasione della cessazione definitiva di specifiche attività commerciali sino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (67 anni). Previsto originariamente per il triennio 1996 - 1998 dal D .Lgs. 207/1996 è stato più volte esteso e prorogato sino a comprendere, tra l'altro, i soggetti che esercitano, in qualità di titolari o coadiutori, attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ovvero che esercitano attività commerciale su aree pubbliche nonché gli agenti e rappresentanti di commercio. La misura è stata stabilizzata dal 1° gennaio 2019 dall’articolo 1, commi 283 e 284, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 ed estesa, per effetto dall’articolo 11-ter del decreto legge n.101 del 2019, convertito con modificazioni, dalla legge n. 128 del 2019, anche a coloro che hanno cessato l’attività a partire dal 1.1.2017.
Lo sblocco delle domande del 2021
La proroga ha tuttavia comportato un aumento delle istanze e uno squilibrio tra il prelievo contributivo destinato al finanziamento (0,09%) e le prestazioni a carico del Fondo. Con messaggio n. 2347/2020 l'Inps, pertanto, ha comunicato che, per mancanza di risorse, il pagamento dell'indennità doveva essere limitato alle domande presentate entro il 30 novembre 2019. La legge di bilancio 2021 (legge n. 178/2020) ha sanato lo squilibrio aumentando il carico contributivo per gli iscritti alla gestione dal 1° gennaio 2022 e trasferendo a carico del bilancio dello Stato di 167,1 milioni di euro per far fronte alle istanze del 2021. Con messaggio n. 202/2021, pertanto, l'Inps ha dato possibilità di procedere alla liquidazione delle domande d'indennizzo presentate fino al 31 dicembre 2020.
Con il messaggio n. 2054/2021, valutato il positivo andamento delle domande, in seguito al previsto monitoraggio, l'Inps spiega che è possibile liquidare anche le domande pervenute dal 1° gennaio al 31 maggio 2021. Con successivo messaggio, inoltre, l'Inps fornirà le istruzioni per domande presentate a partire dal 1° giugno 2021 che, per il momento, non possono essere gestite prestazione in attesa della verifica degli stanziamenti di risorse.