Renzi al Pd: certezza su riforme Quest'anno fate poche ferie

Martedì, 15 Luglio 2014

- Roma, 15 lug. - Matteo Renzi chiede gli 'straordinari' ai suoi parlamentari. Sulle riforme, prima di tutto. Il risultato storico e' a portata di mano, arrivera' gia' la prossima settimana con un voto al Senato atteso da trent'anni, spiega. Nessuna paura dell'ostruzionismo che si e' materializzato con la valanga di emendamenti presentata dall'opposizione (seimila solo da Sel).

Renzi sottolinea che non c'e' un minuto da perdere, che se non si riesce a cambiare si tradsce se stessi prima ancora che quegli italiani che hanno investito il Pd di una grande responsabilita' e una opportunita', prima ancora che di una vittoria: fare quelle riforme che consentiranno al Paese di cambiare marcia. In questo senso, i 'Mille Giorni', non sono un pretesto per prendere tempo, come qualcuno ha paventato. Tutt'altro: sono una "cornice" da portare in Europa per dimostrare che l'Italia fa sul serio. "Sono rimasto colpito dal grado di pregiudizio che c'e' al Parlamento Europeo nei nostri confronti", ha confessato.

Il tutto alla vigilia della partita europea sulle nomine. Domani il premier sara' a Bruxelles per la chiusura del puzzle, preceduta da un giro di telefonate con Merkel, Hollande e Van Rmpuy a cui ha confermato che l'Italia e' interessata all'alto commissario per la Politica estera e la sicurezza comune. Il nome rimane quello di Federica Mogherini, il mnistro degli Esteri Italiana. Alle riforme, Renzi lega anche la sua disponibilita' alla 'gestione collegiale' del partito lanciata subito dopo la vittoria alle europee.

"Sono pronto a governare il partito anche con chi non la pensa come me. Ma a condizione che sui tempi e sull'urgenza la pensiamo come gli italiani: non c'e' un minuto da perdere e l'ansia riformatrice nasce da questo", ha spiegato. I dati economici, ha aggiunto, disegnano una situazione in cui "ci sono elementi di speranza. Alcuni segnali fanno presagire una ripresa imminente, altri ci fanno capire che la ripresa e' ancora difficile da raggiungere: il 40% ci inchioda ad ascoltare il cassaintegrato, il pensionato che non ce la fa ad andare avanti con quelle cifre. Siamo noi, in questo momento, i depositari della speranza", avverte.

'Straordinari', Renzi li chiede anche nell'attivita' di lavoro sul territorio. Per dare l'esempio, il segretario del Pd si impegna in prima persona in un tour da dieci tappe in altrettanti luoghi simbolo d'Italia, da Secondigliano a Terimini Imerese: "Tra agosto e settembre visitero' dieci realta' peculiari. Napoli, con Bagnoli, Pompei, Secondigliano e Scampia. Saro' tra Reggio e Gioia Tauro; a L'Aquila a Piombino, nel Sulcis e a Olbia, a Gela, a Termini Imerese, a Taranto e a Reggio Emilia", ha annunciato.

Ai suoi parlamentari Renzi chiede di rinunciare o accorciare le ferie estive: da qui al 31 luglio ci sara' da lavorare al pacchetto infrastrutture. Per agosto, l'invito e' di andare nelle localita' di vacanza a incontrare i cittadini, le famiglie su quello che il presidente del Consiglio considera un tema chiave: la scuola. In mezzo, ci sara' il tempo di rinnovare la segreteria e di riunire la direzione: la data fissata e' il 24 luglio, ma potrebbe essere spostata in avanti, dopo il voto del Senato sulle riforme. Tempi stretti che si contrappongono a quelli lunghi della legislatura: si vota nel 2018, assicura Renzi aggiungendo alla promessa l'appuntamento del prossimo congresso, nel 2017.

 

 

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