Renzi, non temo giudizio Ue, entro luglio sblocca Italia

Domenica, 01 Giugno 2014

- Trento, 1 giu. - "Non ho particolari timori.. Ogni valutazione sull'Italia che verra' va fatta nell'insieme, non c'e' una bacchetta magica". Lo ha detto oggi il premier Matteo Renzi dal palco del Festival dell'Economia. "La commissione Ue fara' le sue valutazioni, ma il punto e' come sara' la prossima commissione. Oggi c'e' un allieamento astrale irripetibile: le ricette dell'Europa fino ad oggi non sono state efficaci. Impostare tutto solo su parametri di rigore, correttezza rispetto ai vincoli di Maastricht... Dobbiamo cambiare le regole, poi dobbiamo cambiare le istituzioni".

RENZI: ENTRO LUGLIO 'SBLOCCA ITALIA' PER OPERE FERME

Sara' una cabina di regia a palazzo Chigi, con un responsabile ad hoc, a guidare l'azione sul territorio liberata dal provvedimento che lo stesso Matteo Renzi annuncia e battezza come "Sblocca Italia". L'idea, sintetizza il presidente del Consiglio dal Festival dell'economia di Trento, e' che gia' domani partira' una nuova lettera ai sindaci perche' segnalino i casi di opere ferme o ancora da mettere in cantiere con il concorso dei privati. "Facciamo un elenco - dice ancora Renzi - e entro fine luglio arrivera' un provvedimento ad hoc, che io chiamo 'Sblocca Italia' perche' e' questo che serve. Dobbiamo far fare alla gente quello che vuole fare, perche' il pubblico consenta di fare a chi ne ha energie e voglia".

Renzi anticipa solo che delle possibili aree, e strumenti, di intervento ha parlato anche la settimana scorsa con i ministri Padoan e Guidi e con la Cassa depositi e prestiti. "Effetto immediato dello 'Sblocca Italia' - dice ancora Renzi - e' che sia possibile operae sul singolo bene, nel rispetto delle norme, ma magari con un norma ad hoc per superare i vincoli, e sbloccare gli interventi fermi da 30 o 40 anni. Questo puo' dare un valore di fiducia e speranza al Paese". E tutto partira' dalla richiesta di "segnalazione di procedimenti e interventi fermi" he arrivera' ai sindaci. E allora, entro l'estate arriva il decreto Sbloccaitalia. "Domani mandero' ai sindaci la richiesta di indicare quali siano i punti critici dei loro Comuni, beni immobili in rovina che da anni non vengono riparati.

Non parlo di beni che gia' sappiamo in crisi. I sindaci avranno 15 giorni di tempo, alla fine di luglio, raccogliendo i dati, emaneremo un decreto che chiamo Sbloccaitalia, un decreto che liberera' le energie e sara' operativo da subito". "Sara' un procedimento - assicura - chiaro sotto il segno della trasparenza totale, per dare un messaggio culturale diverso e sbloccare lavori fermi da anni. L'Italia dovra' essere il paese della trasparenza, piu' degli anglosassoni, piu' efficiente della Germania, piu' fantasioso di prima".

RENZI: TUTTI TAGLIANO COSTI, LO FACCIA ANCHE LA RAI

"Chi lavora nel servizio pubblico deve lavorare sui contenuti". Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, critica nuovamente la Rai, ricorda la vendita di Rai Way poi bloccata da un provvedimento dell'ex ministro Gasparri, e torna a sottolineare che e' una delle possibili scelte per i tagli chiesti da palazzo Chigi. "Occorre parlare di contenuti del servizio pubblico - ha aggiunto Renzi - e dico a chiunque voglia fare carriera nella Rai di non venire da me perche' non conto nulla quanto a carriera. Se si vuole parlare di costi, come fa il sindacato in una assurda polemica, allora siamo pronti a farlo, siamo preparati".

"Tutti tagliano i costi - ha detto Renzi - non vedo perche' la Rai non debba farlo. L'operazione piu'' semplice e' quella di vendere Rai Way". "Trovo incredibile questa riflessione e polemica che nasce dal sindacato interno". Renzi boccia la scelta dello sciopero Rai contro i tagli e liquida cosi' la protesta: "Lascia il tempo che trova. Mi spiace solo che se l'avessero annunciato durante le elezioni prendevo il 42,8 per cento". Di piu', Renzi bolla come "umiliante" uno sciopero Rai "quando qui tutte le famiglie, nel Paese reale tirano la cinghia".

"Facciano e poi confrontiamo i numeri e quanto costano sedi regionali", avverte il presidente del Consiglio. "Io invito a discutere del servizio pubblico ma se ragionano di costi ci troveranno prepapati", e' ancora il messaggio che arriva da Renzi verso viale Mazzini e dintorni.

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