Ue: Delrio, grande vittoria dell'Italia . Fassina critico In evidenza

Sabato, 28 Giugno 2014

- Treia (Macerata), 28 giu. - Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, evidenzia che l'accordo in sede europea e' "una grande vittoria dell'Italia". "E' la vittoria - ha detto intervenendo alla due giorni della fondazione di Symbola, a Treia - dell'Europa che vuole cambiere direzione con la crescita e l'occupazione. Dopo aver conosciuto la stagione del rigore, ora punta allo sviluppo. Il merito - ha sottolineato Delrio - e' della Presidenza del Consiglio italiana". Su come sara' impostata la nuova politica dell'Unione, il sottosegretario ha precisato che "questo si vedra' nei prossimi mesi. Si tratta - ha rimarcato ancora il sottosegretario - di una grande vittoria del nostro Paese, che ha ritrovato credibilita' con le riforme fatte e forza grazie al voto delle ultime elezioni europee. Il Governo Renzi andra' avanti con le riforme, secondo il sottosegretario, per "eliminare alcune incrostazioni". Nel suo intervento, presente in sala il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, ha toccato l'argomento dei provvedimenti che riguardano gli enti camerali: "il momento del passaggio e' sempre traumatico, perche' qualcuno si sente giudicato, ma - ha spiegato Delrio - non e' cosi'. Non siamo convinti che le Camere di Commercio siano inutili; non siamo convinti che i corpi intermedi siano inutili, stiamo facendo un altro ragionamento, ovvero liberarci di alcune incrostazioni, di modi di fare classici, di ripensarci insieme. Non c'e arroganza in questo modo di fare - ha tenuto a precisare Delrio - ma ci sono i volti dei giovani disoccupati, delle imprese che aspettano risposte, di un Paese che deve ritrovarsi. Noi vogliamo attaccare con molta forza i privilegi, scommettere sulle intelligenze, sulle competenze delle persone, sulle comunita' locali. Vogliamo trasmettere l'idea di non piangerci addosso, ma di far rinascere una stagione creativa".

FASSINA, CONCLUSIONI VERTICE PREOCCUPANTI E INADEGUATE

"Nonostante l'impegno e la determinazione dell'Italia, le conclusioni del vertice di Bruxelles sono preoccupanti in quanto drammaticamente inadeguate alla gravita' della situazione dell'euro-zona". Cosi' su Facebook il deputato del Pd, Stefano Fassina, che sottolinea critico: "L'austerita' flessibile e' stata gia' pratica in questi anni. L'austerita' e' dovuta essere flessibile perche' non ha funzionato: gli obiettivi sono sempre stati mancati perche' l'austerita' distrugge l'economia reale". Secondo Fassina, quindi, "le conclusioni del vertice raccontano un miglioramento inesistente del quadro macro-economico: purtroppo, per l'euro-zona - prosegue - la prospettiva e' di deflazione e di ristrutturazione dei debiti pubblici. La Bce e' cosi' convinta della ripresa in corso che supera le resistenze della Bundesbank e avvia un allentamento monetario senza precedenti. Ma per la ripresa, la politica monetaria non basta. E' necessaria una radicale inversione di rotta di politica economica per sostenere domanda, investimenti pubblici, interventi contro la poverta', redistribuzione del tempo di lavoro. Qualche decimale di sperato allentamento di obiettivi di deficit comunque irrealistici non consente di frenare l'emorragia di lavoro e l'aumento del debito pubblico". .

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