Redazione

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Dalle colonne del Corriere della Sera Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato, lancia due  proposte al Governo per aumentare l'importo  le uscite.

Kamsin Incentivare, nel caso di accordi tra azienda e dipendente sull’uscita anticipata dal lavoro, l’azienda stessa a integrare i contributi previdenziali del lavoratore e rendere molto più conveniente di ora il riscatto della laurea. Misure che avrebbero un duplice effetto: aumentare il risparmio previdenziale e quindi l’importo della pensione; aiutare in molti casi chi rimane senza lavoro ma non ha i contributi sufficienti (ne servono 42 anni e mezzo) ad andare in pensione. Sono queste le proposte che Maurizio Sacconi, Presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama, lancia al Governo secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera. 

Poi Sacconi ha affermato che la situazione previdenziale andrebbe accompagnata con un "fascicolo elettronico della vita attiva" per un monitoraggio del conto corrente previdenziale, con l’obiettivo di stimolare il lavoratore ad "accrescere il suo gruzzolo contributivo". Questi primi passi sono indispensabili, secondo l’ex ministro del Lavoro, per intervenire rispetto a una riforma Fornero ha reso "assurdamente rigida l’età di pensionamento".

Sempre secondo quanto riporta il Corriere Sacconi ha incaricato una commissione coordinata da Annamaria Parente (Pd) di censire l'eventuale esistenza di altri esodati. In seguito a un ordine del giorno di Pietro Ichino (Pd) è stato predisposto un modulo che verrà messo online sul sito del Senato («è questione di settimane», dice Parente) dove chi ha perso il posto in seguito ad accordi con l'azienda prima della Fornero potrà dichiararsi, allegando l'atto di scioglimento del rapporto di lavoro. Parente e Ichino sono convinti che di esodati veri ne siano rimasti pochi. Del resto, dice Ichino, «sono disoccupati anziani che non hanno i requisiti per la pensione: vanno assistiti con le indennità di disoccupazione e con attività di ricollocamento, ma non sono esodati in senso tecnico».

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E' necessaria l'apertura di un tavolo di confronto: vorremmo conoscere quando verrà data, nei fatti, questa disponibilità da parte del Governo"

Kamsin "Le dichiarazioni del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, fanno ben sperare, ma ora serve un confronto serio". E' quanto afferma il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, all'indomani di un'intervista rilasciata al quotidiano l'Avvenire in cui il Ministro ha indicato che il tema previdenza è "centrale" nei piani dell'esecutivo. Confermando dunque l'avvio di una discussione per individuare una soluzione strutturale per anticipare l'età pensionabile, soprattutto con riguardo a chi ha perso il lavoro a causa della crisi.

Le ipotesi in campo sono molte: si va dal prestito pensionistico, alla staffetta generazionale (il lavoratore piu' anziano avrebbe un contratto part-time ma gli stessi contributi), alla quiescenza anticipata (ma con decurtazione dell'assegno), alla revisione di quota 100.

Damiano ricorda come il tema della revisione della legge Fornero sia sempre piu' condiviso all'interno del Pd e della maggioranza. "Qualche giorno fa il consigliere economico di Renzi, Gutgeld, ha spiegato in una intervista che con il nostro sistema, ormai contributivo, se pensiono anticipatamente un lavoratore con un trattamento inferiore a quello che gli spetterebbe, sto solo anticipando una spesa che recupererò dopo, con un rimborso a rate. In sostanza, la Ue non dovrebbe fare obiezioni" ha detto Damiano.

"E anche il nuovo centro-destra sta iniziando a porre la questione con maggiore evidenza". Se così stanno le cose quindi "urge l'apertura di un tavolo di confronto: vorremmo conoscere quando verrà data, nei fatti, questa disponibilità da parte del Governo" ha concluso Damiano.

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Saranno ridotti gli atti per i quali è richiesta l'autentica notarile che potrà essere concessa anche da altri soggetti come avvocati e commercialisti per transazioni immobiliari di modesta entità.

Kamsin Notai, avvocati, farmaci ed assicurazioni auto. Sono questi i settori interessati nel disegno di legge sulla concorrenza approvato lo scorso venerdì dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per lo sviluppo Economico, Federica Guidi.  Certo il cammino parlamentare è ancora lungo, ma la nuova lenzuolata di liberalizzazioni del disegno di legge sulla concorrenza è partita. 

Le liberalizzazioni, secondo il Governo, faranno "crescere del 3,3% il Pil in 5 anni e miglioreranno la credibilità del Paese ed il suo rating e costituiscono un elemento importante nel giudizio della Commissione europea sulle riforme italiane". Questi, in sintesi, i contenuti del provvedimento (il testo approvato è qui disponibile).

Assicurazioni. Viene previsto l’obbligo di sconti significativi nel campo della RC Auto se l’automobilista accetta clausole finalizzate al contenimento dei costi o al contrasto delle frodi come l’installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezioni preventive dei veicoli e il risarcimento presso officine convenzionate. Altre norme riguardano l’obbligo di indicare i testimoni, in caso di incidenti con soli danni alle cose, non oltre il momento della denuncia, la possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale, il conferimento all’IVASS dei poteri di controllo e monitoraggio sull'attuazione delle nuove norme.

Fondi pensione. Viene prevista la piena facoltà di portabilità per i lavoratori dei propri contributi pensionistici, eliminando la possibilità per i contratti di lavoro nazionali di inserire vincoli e condizioni anche in relazione alla quota di spettanza del datore di lavoro. Viene rimosso anche il vincolo, per il fondo di trovare sottoscrittori solo all'interno della categoria professionale di riferimento.

Comunicazioni. Per favorire la mobilità della domanda nei mercati della pay-tv, della telefonia fissa e mobile e di Internet, vengono semplificate le procedure di identificazione dei clienti per la migrazione e viene prevista la trasparenza sulle penali in caso di recesso anticipato dal contratto. L’entità della penale, inoltre, dovrà essere legata ai costi effettivamente sostenuti dall’operatore in caso di promozioni.

Poste. Per allargare ulteriormente la concorrenza viene eliminata la riserva di Poste Italiane sulla spedizione degli atti giudiziari e delle notifiche di sanzione da parte della Pubblica amministrazione.

Energia elettrica, gas e carburanti. Allo scopo di superare le residue regolamentazioni di prezzo, viene previsto: a) per il gas naturale, la graduale eliminazione della “tutela” a decorrere dal 2018 nel mercato domestico (prezzi fissati dall’Autorità per l’Energia per i consumatori che non hanno scelto un fornitore sul libero mercato); b) per l’energia elettrica la graduale restrizione dell’attuale perimetro di tutela (pmi e famiglie che non hanno scelto un fornitore sul mercato), sempre a decorrere dal 2018. c) per i carburanti si vieta l’introduzione, in particolare da parte delle Regioni, di norme discriminatori ad esempio a carico dei nuovi entranti.

Banche. Per garantire la piena mobilità della domanda vengono previste norme come: i costi delle chiamate per l’assistenza ai clienti non potranno superare le tariffe per l’ordinaria chiamata urbana; saranno introdotti strumenti di comparabilità delle offerte di servizi; un apposito sito Internet dovrà garantire la trasparenza nella vendita di polizze assicurative accessorie ai contratti di finanziamento e ai mutui.

Avvocati. Il disegno di legge elimina il vincolo di appartenenza ad una sola associazione professionale, introduce l’obbligo di presentare un preventivo (oggi solo su richiesta dell’assistito) e consente le società multiprofessionali e l’ingresso di soci di capitali.

Notai. Il provvedimento elimina il divieto di pubblicità, allarga il bacino di competenza (dal distretto di Corte d’appello a tutto il territorio regionale) ed elimina il reddito minimo di 50 mila euro. Vengono ridotti gli atti per i quali è richiesta l’autentica notarile e si individuano i casi nei quali questa può essere concessa anche da altri soggetti come avvocati e commercialisti. In questo modo sarà consentito anche ad altri professionisti di redigere atti per transazioni immobiliari di modesta entità e relative ad unità immobiliari non ad uso abitativo; si eliminerà l’obbligo di atto notarile per la costituzione di società a responsabilità limitata con capitale fino a 20 mila euro; si estenderanno gli atti per i quali il passaggio notarile potrà essere sostituito dalla sottoscrizione digitale.

Ingegneri. Le società di ingegneri potranno assumere commesse da privati superando una disciplina oscura e anacronistica risalente agli anni ’40.

Farmacie. Viene eliminato il limite di titolarità di 4 licenze in capo ad un unico soggetto e viene consentito l’ingresso di soci di capitale.

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Il Ministro del Lavoro fa il punto dei prossimi temi che saranno affrontati dopo il Jobs Act. Piano per l'inclusione sociale ed una riforma delle pensioni.

Kamsin In breve tempo almeno la metà dei nuovi assunti potrà entrare nel mondo del lavoro con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti». E' positivo il giudizio del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sulle nuove regole sul mercato del lavoro introdotte dal Jobs Act in un'intervista raccolta oggi dal Quotidiano Avvenire. Il titolare del Dicastero di Via Veneto ha comunque confermato che il tema pensioni sia "centrale" nell'agenda di Governo dei prossimi mesi.

Quando aprirete il capitolo pensioni? "E' un capitolo delicato, lì c'è in gioco la vita di milioni di italiani. Servono cautela e attenzione. Sicuramente la legge Fomero ha creato problemi e ora abbiamo la necessità di introdurre alcuni elementi di flessibilità in uscita, a partire dalle condizioni socialmente più difficili. Il tema previdenza è centrale, la stabilità dei conti è segno della nostra affidabilità. Però adesso dobbiamo riflettere anche su un altro dato: quanto costa in termini di competitività tenere al lavoro persone chegià hanno dato tutto? Ecco, dobbiamo partire da qui e ragionare con l'Europa su questo schema".

I tempi? "Non ci sono date già stabilite. Sappiamo che questi passaggi molti rilevanti avvengono in concomitanza con la legge di Stabilità, anche per verificarne l'impatto sul bilancio. Ne discuteremo con il presidente dell'Inps Boeri".

Poletti indica che il pensiero va soprattutto a chi è rimasto piu' indietro. "Abbiamo ripreso in mano il tema del piano nazionale di contrasto alla povertà di cui si era già parlato nei mesi scorsi. Abbiamo bisogno di fare in fretta. La deadline è giugno: il piano per l'inclusione sociale e quello per la povertà devono camminare insieme. Abbiamo già avuto un primo confronto con le Regioni con l'obiettivo di destinare tutte le risorse già disponibili a questo grande disegno. Se non dovessero bastare, ne cercheremo altre".

Un passo contro la povertà può prendere forma dietro l'estensione del bonus degli ottanta euro? Abbiamo bisogno di una vera operazione per garantire al Paese equità e giustizia sociale. Estendere il bonus a pensionati e indigenti è un tema su cui si è ragionato. Avendo le risorse, io lo farei senza esitare.

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L'istituto previdenziale avrà un presidente ed un direttore generale entrambi provenienti dall'esterno. La scelta di Cioffi è stata concordata con il Neopresidente Tito Boeri.

Kamsin Il governo completa l'assetto di vertice dell'Inps. Su proposta del neopresidente Tito Boeri, il ministro del Lavoro Poletti ha indicato per la direzione generale Massimo Cioffi, già direttore del personale dell'Enel, uscito dopo l'arrivo di Francesco Starace alla guida del colosso elettrico. Affinché il nuovo dg diventi operativo occorrerà attendere il decreto ministeriale a firma del responsabile del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha già confermato all'Inail dg uscente, Giuseppe Lucibello.

I tempi dovrebbero essere rapidi anche per consentire all'Inps di tornare nel pieno dell'operatività dopo l'uscita dal commissariamento breve di Tiziano Treu e in attesa della definizione della nuova governance. Un modello duale con Cda leggero e Civ ridotto che dovrebbe essere accompagnato da un vasto processo riorganizzativo. Anche per questo motivo la scelta sarebbe ricaduta su Cioffi, bocconiano come Boeri. La nomina sarà formalizzata la prossima settimana: è così destinata a durare pochi giorni la reggenza di Antonello Crudo, scelto come dg facente funzioni dopo la scadenza del mandato di Mauro Nori e della relativa proroga di 45 giorni.

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