Quali sono gli immobili non commerciali che oggi sono esenti dall'IMU, e come cambierebbe con il Decreto Liberalizzazioni la disciplina per l'IMU sugli immobili della Chiesa? Grazie, Vincenzo
L'articolo 91-bis al decreto liberalizzazioni (DL 1/2012), in corso di approvazione in Parlamento, modifica l’articolo 7, comma 1, lettera i) del decreto legislativo n. 504 del 1992 il quale, nella formulazione vigente, esenta da imposta gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali ove essi siano destinati esclusivamente allo svolgimento di determinate attività: attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché di attività di religione o di culto, ovvero dirette all'esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all'educazione cristiana.
Per effetto delle modifiche che verrebbero introdotte, viene specificato che tale esenzione opera solo ove le predette attività siano svolte con modalità non commerciali. Attualmente invece l'articolo 7, comma 2-bis del decreto legge n. 203 del 2005, nell'interpretare l'articolo 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. n. 504 del 1992 dispone l’applicabilità dell’esenzione a tutte le attività dei predetti enti a condizione che queste non abbiano esclusivamente natura commerciale (che nei fatti determina l'esezione totale perchè tali enti svolgono, almeno in parte, anche attività non commerciale).
In mancanza dei nuovi requisiti introdotti, le relative attività saranno assoggettate (dal 2013, come si desume dall'articolo 91-bis) ad IMU sperimentale e con le medesime regole di calcolo.