Esodata Poste, Le comunico tutti i miei dati: nascita: 24/09/1953, ultimo giorno di lavoro: 31/12/2010 con anzianità' contributiva: anni 38 mesi 5 giorni 5. Firmato accordo presso UIR Unione degli Industriali e Imprese di Roma il 14/12/2010 (verbale di conciliazione in sede sindacale art. 2113, comma 4°, c.c. nel testo modificato dall’art. 6 della legge 11.08.1973, n.533; art.411, coma 3°c.p.c.).
In data 3/02/2011 consegnata e protocollata presso ex Ipost ora incorporato INPS domanda di prosecuzione contribuzione volontaria per raggiungere 40 anni di anzianità con decorrenza del trattamento pensionistico a settembre 2013 (finestra). A distanza di più di un anno non ho avuto alcuna comunicazione ne bollettini di pagamento.
1° domanda: posso considerarmi ugualmente autorizzata, visto che nel sito INPS si legge ”L’autorizzazione alla prosecuzione volontaria viene concessa dal primo sabato successivo alla data di presentazione della domanda, per la generalità dei lavoratori dipendenti” ?
2° domanda: posso rinunciare alla prosecuzione volontaria e andare in pensione con 38 anni e mezzo circa già maturati al compimento del 60° anno di età (24/09/2013)?
3° domanda: in entrambi i casi rientrerei nella normativa previgente alla manovra salva Italia e al decreto Milleproroghe ?
Patrizia
Cerco di essere sintetico e di rispondere a tutte le domande:
1) In generale la risposta è negativa. L'accoglimento della domanda è infatti un provvedimento che viene comunicato all'interessato (peraltro, con il provvedimento di accoglimento, l'Inps invia anche gli appositi bollettini di c/c postale prestampati). E' tuttavia opportuno rivolgersi all'Inps per accertare la propria situazione.
2) E' possibile solo se avesse ottenuto l'autorizzazione ai volontari. Non avrebbe infatti i requisiti per accedervi tramite l'emendamento sugli esodati (art. 6, comma 2-ter, Dl 216/2011 come convertito dalla legge 14/2012) perchè, da quanto leggo, non maturerebbe la decorrenza della pensione, calcolata secondo la previgente disciplina, entro il 6 Dicembre 2013 (è questo uno dei paletti per essere esenti dalla Riforma per il Milleproroghe).
3) In definitiva farebbe salva la vecchia disciplina solo se avesse ottenuto l'autorizzazione al versamento dei volontari in data antecedente al 4 dicembre 2011.
Approfitto comunque per ricordare che per le lavoratrici donne con almeno 35 anni di contributi versati e 57 anni di età anagrafica (58 le autonome) è rimasta la possibilità di andare in pensione, sino al 31 Dicembre 2015, optando per il sistema di calcolo totalmente contributivo. E' questa una possibilità che la Riforma Fornero ha lasciato inalterata.