Esodati
Il termine indentifica tradizionalmente coloro che hanno lasciato il lavoro senza aver maturato un diritto a pensione e che si vedono posticipare il traguardo del pensionamento a causa di una modifica legislativa. Negli ultimi decenni il susseguirsi delle Riforme Pensionistiche ha creato ed alimentato questo fenomeno più volte e non è detto che in futuro non possa ripetersi. Il più grave episodio si è verificato in occasione della Riforma Fornero nella quale sono rimasti intrappolati centinaia di migliaia di lavoratori, in un batter d'occhio si sono visti dilatare il pensionamento di diversi anni.
Gran parte dell'inseme era composto da lavoratori autorizzati al versamento volontario dei contributi e coloro che hanno lasciato il posto di lavoro a seguito di accordi individuali o collettivi con il datore di lavoro. Completavano i lavoratori in mobilità ordinaria, in deroga o lunga e i lavoratori a carico dei fondi di solidarietà di settore (soprattutto bancari). Accanto ad essi è sempre esistito un numero indefinito di soggetti che avevano risolto unilateralmente il rapporto di lavoro (es. soggetti dimessi o licenziati).
La gravità è testimoniata dal fatto che il legislatore ha approvato ben nove provvedimenti legislativi (l'ultimo la cd. nona salvaguardia dista quasi dieci anni dalla Riforma Fornero) per rispondere a queste platee. Fortunatamente ormai il numero degli esodati dalla legge Fornero si è ridotto drasticamente sia per le salvaguuardie pensionistiche sia per altre riforme del sistema pensionistico (ad esempio l'ape sociale, opzione donna, beneficio per precoci e la quota 100) che hanno offerto una valvola d'uscita strutturale a chi era rimasto incagliato nella Riforma Fornero.