Esodati bancari nell'occhio del ciclone

Mercoledì, 26 Settembre 2012

Sono bancario esodato dall'aprile 2010 con accordi sindacali aziendali e da settembre 2012 l'assegno versatomi fino ad ora dall' INPS è cessato. Ho maturato le 2080 settimane 40 anni di contrubuzione a fine marzo 2012 e sono quindi nella cosidetta finestra . L’azienda ha indicato nell’aprile 2013 la data della nuova finestra allungando il periodo di decorrenza alla pensione. Ho ricevuto la lettera INPS di possibile salvaguardia e ho già presentato domanda di pensione .Gradirei gentilmente da Voi sapere qual è la data definitiva in cui potrò andare in pensione e se percepirò il trattamento economico per il periodo ponte tra le due scadenze. L’Ufficio INPS sportello amico e il patronato, a cui mi sono rivolto, non sono stati in grado di darmi una risposta . Giancarlo

Si conferma che si trova nel periodo di finestra. Il periodo di slittamento è pari a 13 mesi per coloro che maturano i 40 anni di contributi nel corso del 2012 (Articolo 12, comma 2 del Dl 78/2010 e ribadito dal messaggio inps numero 13343 del 9 Agosto 2012). Se raggiunge i requisiti a Marzo, la pensione decorrerà quindi dal 1° Maggio 2013. Quanto al periodo scoperto, l'articolo 12, comma 5-bis del Dl 78/2010 ha attribuito al governo la facoltà di concedere, con apposito decreto, il prolungamento dell'assegno sino alla nuova finestra di decorrenza per i lavoratori - in mobilità ordinaria o lunga o nei fondi di solidarietà di settore sulla base di accordi ante 30 Aprile 2010 - che maturano i requisiti per il pensionamento a decorrere dal 1° Gennaio 2011.

In attuazione di questa disposizione l'esecutivo ha per ora promulgato solo un primo provvedimento, il Decreto ministeriale numero 63655 del 5 Gennaio 2012 che ha concesso la proroga dell'assegno solo ai lavoratori che avrebbero maturato la decorrenza del trattamento entro il 31.12.2011. Non si conosce invece la tempistica precisa del Ministero relativamente agli altri lavoratori che sarebbero in possesso dei requisiti per ottenere la proroga del trattamento. Nelle more di nuove istruzioni governative è dunque da mettere in conto un periodo di vuoto economico.

 

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