Esodati: le novita' per i lavoratori nei fondi esuberi

Mercoledì, 06 Giugno 2012

Egr. Dr. Rossini,
dal 1.1.2009 ho avuto accesso al Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito del personale dipendente delle imprese di credito, e percepisco un assegno straordinario con scadenza marzo 2013.
Sono nato il 17/01/1953, assunto in banca il 21/11/1972, maturerò i 40 anni di contributi nel novembre 2012; l’originaria decorrenza della pensione prevista al momento dell’ingresso nel Fondo di Solidarietà si è spostata dal 1°/4/2013 al 1°/01/2014.
Dalle risposte che ha fornito ad altri miei colleghi mi sembra di avere capito:
- faccio parte dell’elenco dei 65.000 salvaguardati dalla riforma Fornero e quindi non mi si applicheranno le nuove norme;
- non mi si applicherà neanche l'aumento dell'aspettativa di vita dal gennaio 2013, con spostamento da 40 anni a 40 anni e 3 mesi del requisito per la maturazione, in quanto maturerò i 40 anni di contributi nel novembre 2012;
- non essendo rientrato nella graduatoria utile dei 10.000 salvaguardati della precedente riforma, avendo risulto il contratto di lavoro in data successiva al 30/10/2008, non sono in possesso dei requisiti per ottenere la proroga straordinaria dell'assegno dalla data della vecchia finestra del 1°/4/2013 a quella della nuova al 1°/01/2014 .
Ringraziando anticipatamente per l’attenzione che riserverà alla presente, porgo cordiali saluti.
Antonio.

Sì, le osservazioni sono esatte. Si ricorda tuttavia che non esiste un elenco ufficiale dei nominativi dei 65mila soggetti che fanno parte della salvaguardia. Se ne può desumere l'appartenenza solo dalla premesse al DM Fornero che precisa che nel limite dei 65mila sarebbero inclusi tutti i soggetti che rispettano le condizioni per la salvaguardia. In definitiva l'appartenenza o meno ai 65mila dipende dai calcoli effettuati dal ministero e dall'Inps. 

Relativamente alla proroga dell'assegno, anche se non fa parte dei 10mila beneficiari delle vecchie decorrenze, questa può essere ottenuta dal fondo di solidarietà se il regolamento prevede particolari clausole di salvaguardia a tutela di interventi peggiorativi delle pensioni. 

 

 

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