Esodati/Salvaguardati, i problemi per la proroga del sostegno al reddito

Giovedì, 13 Dicembre 2012

Buonasera, sono stato dipendente di una azienda privata dall'1/01/1975 all'1/04/1978.
Ventuno settimane di altro lavoro dipendente negli anni 1967 e 1971. Alle dipendenze di Unicredit banca dal'1/05/1978 al 31/12/2008. Cessato dal servizio il 31/12/2008 ho avuto accesso al fondo di solidarieta' di categoria in base al D.M. 158/2000 L' 1/01/2009.
Staro' nel fondo di solidarieta' dall' 1/01/2009 al 31/12/2012. La contribuzione da parte della banca durante la mia permanenza nel fondo di solidarieta' si arresta al 23/06/2012. Sono nato il 19/06/1952. Dovendo secondo gli accordi e la previgente legge andare in pensione l'1/01/2013 , il 19/10/2012 ho presentato tramite patronato domanda di pensione all'Inps.
Il 23/10/2012 l'Inps mi ha respinto la domanda dicendomi che non rientro nel numero dei beneficiari della salvaguardia prevista dall'art. 10 comma 5 della legge 122/2010 (accesso alla pensione con le finestre in vigore prima della legge 122/2010 ). Preciso che da una verifica fatta dallo stesso patronato presso L'Inps risulto essere incluso nel monitoraggio dei 65.000 potenziali salvaguardati. A questo punto mi chiedo e vi chiedo , quando potro' andare in pensione ? Dall'1/01/2013 non percepiro' piu' l'assegno del fondo e neanche la pensione .
In base all'art. 12 , comma 5 del D.L. 78/2010 , al decreto del Ministero del Lavoro numero 63655 del 5/01/2012 ed alla circolare Inps numero 1648/12 , ho diritto ad una proroga e quindi alla corresponsione dell'assegno di sostegno al reddito per il periodo che va dallì1/01/2013 e le nuove finestre risultanti dall'applicazione dell'art. 12, comma 2 del sopra citato decreto ? In tutti i casi , alla luce di quanto esposto , come mi devo comportare ? Devo fare ricorso all'Inps ? Devo fare domanda al fondo per la proroga dell'assegno di sostegno ? Quando dovro' ripresentare domanda di pensione ? Ferdinando


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