Come ha osservato, il DM indica che le risorse stanziate sono sufficienti a garantire la salvaguardia per i lavoratori in possesso dei requisiti per l'accesso (65mila soggetti secondo i dati ufficiali del Ministero). Anche se questo dato può essere tranquillizzante saranno necessarie ulteriori conferme circa l'attendibilità dei numeri forniti dal Ministero e dall'Inps anche perchè non è chiaro come sono stati effettuati questi calcoli.
In caso il numero effettivo risulti superiore a 65mila unità alcuni lavoratori, pur rispettando tutti i requisiti, resteranno evidentemente esclusi. Si ricorda che l'Inps dovrà formare una graduatoria, ai sensi dell'articolo 24, comma 15 del Dl 201/2011 sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro. Dunque è probabile che laddove il numero sia superiore a 65mila unità, saranno ammessi al beneficio solo i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro una precisa data indicata dall'ente previdenziale.