Ho firmato un accordo tra sindacati e confindustria con incentivo all'esodo il 30/12/2010 (anche fine lavoro) e con aggiunta di 4 mesi di preavviso la mia mobilità ordinaria è partita l' 08/05/2011 maturavo i requisiti con quota 97 (61 anni di età + 38emezzo di versamenti) a marzo 2014 e la pensione ad aprile 2015 con questo sistema sono rimasto fuori dalla salvaguardia, e tutti patronati ed INPS mi dicono che sicuramente troveranno delle soluzioni per i casi come il mio, in effetti ho letto su internet che c'è una circolare dell'INPS la n. 76 dell'08/05/2013 la quale ad un certo punto dice che i circa 600 casi, che maturano i requisiti oltre la fruizione della mobilità ordinaria (nel mio caso 2 mesi prma), saranno oggetto di un prolungamento della mobilità fino a rientrare nella salvaguardia, ma come funziona e cosa fare per entrarci nessuno è stato in grado di spiegarmelo, e con il fatto che sono in mobilità fino a maggio del 2014 mi dicono qualcosa succederà, insomma sono sempre nella più totale incertezza. Rossano da Mentana
La posizione dei patronati e dell'Inps è corretta. Nella circolare Inps numero 76/2013 si è infatti stabilito che i lavoratori in mobilità ordinaria che per effetto dell'adeguamento alla speranza di vita istat si troverebbero esclusi dalla salvaguardia, potranno mantenere comunque le previgenti regole di pensionamento. I circa 600 interessati saranno posti a carico del Fondo di Solidarietà per l'Occupazione e la Formazione. Ritengo che la procedura sia interna all'inps e che pertanto non siano richiesti particolari adempimenti da parte dei beneficiari. A conferma l'inps ha infatti comunicato, con la stessa circolare, che gli interessati riceveranno lettera di certificazione di accesso in regime di salvaguardia.
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