Ho chiesto online all' Inps l'estratto conto certificativo (Ecocert). Da questo risulta che alla data del 30-04-2021 ho 2202 settimane per il requisito contributivo in alternativa all'età. Da quella data continuo tuttora a lavorare. Quando maturo i requisiti per la pensione anticipata e quando posso fare domanda di pensione?
Il lettore matura i requisiti contributivi per la pensione anticipata nell'ottobre 2021 (42 anni e 10 mesi pari a 2227 settimane). Considerando che per questa prestazione esiste un meccanismo di differimento nell'erogazione del primo rateo pari a tre mesi dalla maturazione dei requisiti la finestra si apre il 1° febbraio 2022. La domanda di pensione va prodotta uno o due mesi prima.
Mia moglie nata il 08/08/1967 ha lavorato full-time continuativamente per 32 anni fino al 31 maggio 2018.
Dal 1 giugno 2018 lavora continuativamente con contratto part-time orizzontale al 50%.
Se a questo punto dovesse dare le dimissioni e quindi cessare il lavoro, può raggiungere il diritto alla pensione anticipata versando i contributi volontari?
In caso affermativo, considerando che l’imponibile INPS nell’ultimo anno è risultato circa 17500€ (sempre con part-time al 50%), che somme dovrebbe versare all’incirca per ogni anno mancante alla pensione anticipata, allo scopo di ottenere il solo diritto alla pensione e per il diritto e la misura della pensione?
Sì, è possibile proseguire volontariamente l'assicurazione IVS versando la relativa contribuzione mancante al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata (attualmente 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne) che la signora potrebbe raggiungere indicativamente nel 2028. L'operazione, tuttavia, è costosa in quanto l'imponibile previdenziale va rapportato in ragione del part-time. Per cui per ciascun anno dovrebbe versare circa 11.500 euro.
Buongiorno, sono dipendente Comunale dal 02/05/1991,lo mese di giugno sono stata sottoposta a visita medica e verifica e rivonosciuta inabile permanente. e assoluta a proficuo lavoro e inidonea a svolgere lavoro presso pubblica amministrazione.Dal 1 ottobre p.v sarò messa a riposo.
ho 58 anni, 30 anni e 4 mesi di contributi, più 5 mesi di contributi per invalidità. Superiore al 74%
Dal 07/11/2018 a novembre 2019. 80%
Da novembre 2020. 100%.
Mi è stata riconosciuta indennità di mancato preavviso ( 4 mensilità) che mi hanno detto sono utili per il calcolo della pensione ..
Al 31/12/1995 avevo 4anni e sei mesi di lavoro
Non si può inferire l'importo della pensione senza una consulenza personalizzata. La lettrice è nel sistema misto quindi avrà una pensione composta da due quote, una retributiva in relazione alle anzianità maturate sino al 31.12.1995, l'altra contributiva in relazione alle anzianità maturate dal 1.1.1996 alla cessazione dal servizio. Va osservato che le maggiorazioni derivanti da invalidità (legge n. 388/2000) non produrranno benefici sulla misura dell'assegno posto che si collocano su periodi temporali contributivi. Si conferma che l'indennità di mancato preavviso è utile per il calcolo della misura della pensione.
Dipendente a tempo indeterminato dal 1980 presso ente locale(municipio). Laureato in Medicina e Ch. effettuo come borsista il corso di formazione specifico in medicina generale dal 28.11.2008 al 31.12.2011 che non prevedeva nè prevede contributi previdenziali .A richiesta vengo collocato dal datore di lavoro in aspettativa non retribuita con atto ai sensi del dell'art.12 del CCNL 14/9/2000 nel quale non menziona di assumersi l'onere del versamento dei contributi a mio favore e che tale provvedimento è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza ai sensi del comma 2 dello stesso art.2 della legge 476/84.
Devo andare in pensione dal 1.11. 2021 e mi mancano i contributi relativi al suddetto triennio.
Domanda: chi doveva versare o deve versare tali contributi? Cosa posso fare per recuperarli?
La disposizione di cui all'articolo 24, co. 4 del dlgs n. 368/1999 che pone a carico dell'amministrazione l'onere ai fini contributivi dei periodi di aspettativa per la frequenza al corso di formazione in Medicina Generale si ritiene sia applicabile esclusivamente ai medici a rapporto di pubblico impiego con l’Amministrazione sanitaria. Se il lettore non rientra in questa ipotesi, come sembra intuire, dovrà necessariamente procedere al riscatto oneroso di tali periodi.