Sono nato il 5 gennaio del 1960 ed maturo 42 anni di contributi al 31 marzo 2014. Lavoro in una società privata. Volevo sapere se posso continuare a rimanere sul posto di lavoro oppure se sono obbligato a lasciare una volta raggiunti i requisiti contributivi per la pensione anticipata. Devo essere autorizzato dall'azienda oppure mi possono licenziare su due piedi? Alfio
Sul punto non sono state fornite precisazioni ufficiali. Tuttavia si ritiene che il diritto del lavoratore a proseguire l'attività lavorativa sino a 70 anni, anche dopo la maturazione del diritto pensionistico, possa essere applicata anche qualora l'interessato abbia perfezionato i requisiti per il pensionamento anticipato.
Il decreto legge 201/2011 infatti ha previsto che il proseguimento dell'attività lavorativa è incentivato dall'operatività dei coefficienti di trasformazione calcolati sino all'età di 70 anni (fatti salvi gli ulteriori adeguamenti alla stima di vita Istat) restando comunque fermi i limiti ordinamentali rispettivi settori di appartenenza.
Il citato decreto ha inoltre disposto nei confronti dei dipendenti il protrarsi dell'efficacia delle disposizioni della legge 300/70 contro i licenziamenti fino al conseguimento della predetta età anagrafica. Di conseguenza il lettore, una volta maturati i requisiti per la pensione anticipata, ha diritto a proseguire il rapporto di lavoro senza dover chiedere alcuna autorizzazione al datore fino al compimento del predetto limite d'età. Durante tale periodo il lettore potrà essere licenziato dal datore di lavoro solo per giusta causa o giustificato motivo.
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