Berlusconi contro Fitto, Stop alle critiche o te ne vai

Giovedì, 02 Ottobre 2014
- Roma, 2 ott. - Ho fatto fare un sondaggio, con questi tuoi distinguo continui perdiamo voti, non fai altro che danneggiarci, invece bisogna lavorare sull'unita' del partito. Cosi' Silvio Berlusconi, riferiscono fonti parlamentari azzurre, si e' rivolto a Raffaele Fitto che durante l'ufficio di presidenza di FI, ha ribadito le sue critiche sulla linea di partito. Se vuoi restare bene - ha detto il Cavaliere - ma non puoi sempre criticare su ogni cosa, altrimenti e' meglio che vai in un altro partito, basta con tutte queste dichiarazioni contro di me. Ed ancora: ci fai perdere il 3-4% di voti. Se vuoi - ha argomentato Berlusconi - vieni a parlare direttamente con me, ma non andare in tv a parlare contro il partito. Il Cavaliere, raccontano i presenti, avrebbe fatto un accenno anche al passato. C'e' stato - questa l'osservazione che viene riferita da chi era presente - un altro che si e' comportato in questo modo e sai come e' finita. Se non sei d'accordo puoi anche fare un altro partito. Lo scontro si e' acceso soprattutto quando l'ex presidente del Consiglio, sottolineano le stesse fonti, si e' avvicinato a Fitto: tu sei figlio di un vecchio democristiano, FI e' un'altra cosa, non c'e' spazio per certi comportamenti. Alcuni esponenti azzurri hanno contestato innanzitutto il metodo scelto dall'ex premier per imporre la propria linea. "Non e' che prima si vota un documento e poi si discute", spiega un parlamentare azzurro. Il documento nel quale si ribadisce la strategia di pieno appoggio alle riforme non e' stato votato da Fitto e da Romano. Ma Berlusconi e' andato avanti rincarando la dose. "Sono un martire. Mi hanno tolto la liberta', mi hanno tolto i diritti e mi hanno danneggiato perfino nel mio patrimonio, le mie aziende perdono pubblicita' a causa della Rai e non posso neanche andare in televisione per difendermi, mi hanno minacciato". Silvio Berlusconi, spiega chi era presente all'ufficio di presidenza di FI, e' tornato a parlare della sua situazione economica e giudiziaria. Il Cavaliere, spiegano le stesse fonti, ha ribadito di credere nella Corte di Strasburgo. Presto - ha spiegato l'ex presidente del Consiglio - tornero' ad essere libero. E ancora. "Non c'e' nessun cerchio magico e non e' vero che ci sia un patto scritto con Renzi: quello visto da Toti e' solo un foglietto di appunti scritto da Verdini". .

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