Centrodestra: prove di dialogo, tavolo FI-FdI-Ncd-Udc a Palermo

Sabato, 19 Luglio 2014
- Palermo, 19 lug. - Prove di rifondazione del centrodestra oggi a Palermo, dove vari esponenti siciliani e nazionali si confrontati a una tavola rotonda sulle prospettive di rinascita di una coalizione in grado di agire unita sulla scena politica del Paese. Al dibattito, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Francesco Verderami e organizzato dall'associazione Amuni' Sicilia, hanno preso parte, tra gli altri, gli ex ministri Giorgia Meloni (FdI), Raffaele Fitto (FI), Gianpiero D'Alia (Udc), il sottosegretario Simona Vicari (Ncd), il coordinatore regionale di FI, Vincenzo Gibiino, l'eurodeputato Salvatore Cicu aderente al Ppe e il senatore Antonio Scavone del Gal. "Un'occasione importante -ha detto Fitto- perche' abbiamo bisogno di parlare e di confrontarci piu' che di insultarci per agenzie. Dobbiamo parlare di contenuti ma, soprattutto, di come agire, prima di tutto selezionando la classe dirigente e, soprattutto, partendo da un terreno comune, dalla condivisione delle posizioni del centrodestra. Vediamo chi sta nel centrodestra e con che programmi. Ho sempre chiesto strumenti democratici di selezione della classe dirigente -ha sotolineato Fitto- penso che questo sia lo strumento da evocare perche' abbiamo bisogno di un gruppo selezionato, non nominato dalla alto ma espresso dal consenso della gentea . Una a reuniona che appare giaa in salita, tenuto conto della difficoltaa di compattare le tante anime politiche che seppur alternative alla sinistra, rimangono vincolate alle proprie identita'". "Credo sia improprio parlare di centrodestra -ha sottolineato Da Alia- centrodestra e centrosinistra sono scomparse nel 2013 con la nascita dei governi di larghe intese. Quello che sta avvenendo e' una trasformazione del sistema politico italiano e bisogna interrogarsi su come assecondare questa voglia di cambiamento. Un dibattito che deve interessare tutta quella parte oggi marginale nella vita del Paese, l'area popolare e moderata caratterizzata da profonde divisioni. Siamo qui -ha concluso- per capire se puo' nascere qualcosa di diverso rispetto al passato". Concetto ribadito dall'alfaniana Vicari, secondo cui "sono ben tre i centrodestra da cui ripartire. Noi siamo quel centrodestra che e' nel Partito popolare europeo e che sta facendo le riforme dentro il governo", ha detto il sottosegretario e ha assicurato: "Come nuovo centrodestra, intanto stiamo lavorando per unire tutte quelle forze moderate che hanno questi tre requisiti. Poi, dopo aver fatto questa unificazione, ci confronteremo con Forza Italia e poi con gli altri. Abbiamo mille giorni di tempo per ricostruire questo percorso". Sulla spinosa questione del leader di questa nuova alleanza politica ha aggiunto: "Non siamo a priori a sfavore di Berlusconi come leader, saranno gli elettori a deciderlo, non metteremo veti. Ma e' chiaro che non ci puo' essere piu' un'opposizione egemone di un partito rispetto a un altro". Scettica Giorgia Meloni: "Non credo -ha detto- che la sfida del centrodestra sia riaggregare quello che si e' visto finora ma immaginare un nuovo centrodestra con nuove proposte, nuovi modelli, un nuovo slancio, il coraggio di essere coerenti con le proprie idee e forse anche nuove persone. Per il centrodestra -ha proseguito- e' arrivato il momento di capire il valore della partecipazione. La sfida delle primarie che noi abbiamo lanciato con Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale e' indirizzata a fare in modo che italiani scelgano quale modello di centrodestra vogliono in un panorama molto variegato" ha concluso. Gibiino, dal canto suo, ha immaginato "un percorso virtuoso che veda in stretta sinergia tra loro le forze di centrodestra, una Casa della Liberta' che sia da subito protagonista di un'opposizione responsabile, e che divenga quanto prima vera e propria maggioranza di governo in Sicilia". .

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