Consulta e Csm: ancora nodi, voti a singhiozzo

Giovedì, 11 Settembre 2014
- Roma, 11 set. - Una nuova fumata nera, e magari con numeri anche piu' risicati di quelli registrati ieri. Potrebbe andare cosi' negli archivi anche questa nuova giornata di votazioni del Parlamento in seduta comune per eleggere 2 giudici della Corte Costituzionale. Potrebbe, invece, andare meglio per almeno alcuni dei 6 componenti 'laici' del Csm che devono essere ancora eletti, dopo il disco verde di stanotte a Legnini e Fanfani. A questo punto, dice 'radio Transatlantico', diventa incerta la possibilita' di una nuova votazione nel pomeriggio, per la quale tutti comunque i gruppi sono stati gia' allertati. E c'e' chi pronostica addirittura uno slittamento a lunedi'. Intanto e' finita la chiama mattutina dei senatori e dei deputati. Lo spoglio delle circa 2000 schede dara' ufficialita' ai risultati di un percorso che, sin da ieri, si e' dimostrato in salita. Nonostante la mattinata di contatti fra le forze politiche, lo stallo improvviso provocato dal no di Forza Italia al ticket Violante-Catricala' per la Consulta, aveva comunque portato a eleggere a Palazzo dei Marescialli l'attuale sottosegretario all'Economia, vicepresidente in pectore, e il sindaco di Arezzo, entrambi in quota Pd. E lo screening dei voti ha fatto registrare per Fanfani anche una quindicina di voti dalle fila di FI, soprattutto fra gli ex An, significativi per 'passare'. 'All'appello' mancano, allora, ancora gli altri 6 nomi frutto dell'accordo fra maggioranza e opposizione: Teresa Bene e il centrista Renato Balduzzi, l'Ncd Antonio Leone, gli azzurri Elisabetta Casellati e Luigi Vitali. A loro si aggiunge il candidato M5S che il Pd ha individuato in Nicola Colaianni, fra i ciqnue piui' votati dalla Rete, riferimento ultimo dei Cinque Stelle. Sulla Corte Costituzionale solo stamattina e' arrivato il placet di Forza Italia che sembrava sbloccare la situazione con un nuovo ok a Violante e Catricala'. Un'indicazione che peraltro non tutti avrebbero seguito in Forza Italia, dove si continua a votare per il senatore Donato Bruno che, nelle scorse settimane, il tam tam dei Palazzi individuava come 'il candidato' del partito di Berlusconi. Mentre il M5S continua a votare i propri candidati per il Csm e per la Consulta, la Lega ha dato indicazione, ufficialmente, di votare scheda bianca. In realta' i senatori del Carroccio sanno di poter votare secondo liberta' di coscienza, e molti di loro hanno votato perche' alla Consulta vada Luciano Violante. Ne' si esclude che qualche voto a Violante arrivi anche dai deputati del partito di Matteo Salvini. L'altro candidato che il Carroccio di Palazzo Madama ha scritto sulla scheda e' Donato Bruno. .

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