Crisi: Baretta, accelereremo le riforme, il Paese si metta in moto

Lunedì, 11 Agosto 2014
- Roma, 11 ago. - Il governo e' pronto ad accelerare il percorso di riforme intrapreso e il Paese "deve scuotersi e riprendere il cammino". Il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta indica l'azione dell'esecutivo, commentando le analisi dell'agenzia di rating Moody's e i dati dell'Ocse. "Mi sembra che non si possano rincorrere i dati nel modo in cui vengono presentati guardando agli aspetti negativi senza considerare i passi positivi compiuti - dichiara Baretta all'Agi - Bisogna guardare alla marcia intrapresa e che intendiamo accelerare con una politica incisiva di riforme". Dopo le riforme istituzionali ora il governo - assicura Baretta - si concentrera' su quelle economiche, per favorire gli investimenti pubblici ma anche privati, cosi' come indicato dal presidente della Bce Mario Draghi: "E' questa la linea principale da praticare". Ma la stagnazione - fa notare il sottosegretario - viene anche da "una crisi di fiducia che fa si' che gli investitori siano in comprensbile attesa". "Quindi - aggiunge - scuoterei tutti a intraprendere il cammino. Tutto il Paese si metta in moto per una condivisione collettiva dello sforzo" per la ripresa. Rispetto alle stime di Moody's, Baretta fa notare che non c'e' alcuna "sottovalutazione dei dati negativi", ma osserva che "non si puo' continuare a guardare solo ai dati: bisogna discutere delle strategia di uscita dalla crisi. Noi vogliamo attuare le riforme e abbiamo bisogno che tutto il Paese si metta in moto". La prima riforma - spiega il sottosegretario - e' quella di favorire la politica di investimenti con credito di imposta e strumenti di tipo fiscale; la seconda e' la delega fiscale con la riforma del catasto e le misure contro l'evasione: "Bisogna far presto ad applicarla". La terza riforma e' quella del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali: "Anche qui bisogna accelerare, vi e' una forte attesa a livello europeo". "Il governo - conclude - deve fare la sua parte ma non da solo: associazioni, Confindustria, sindacati, serve un moto collettivo. Dobbiamo accelerare e siamo tutti in campo". Quanto agli effetti del bonus da 80 euro, Baretta fa notare che la misura va "valutata nell'arco di tutto l'anno"; la polemica dei giorni scorsi sui mancati effetti sui consumi e' stata "strumentale" e la prudenza degli italiani era dettata anche dalla preoccupazione che fosse misura una tantum, "ma noi - sottolinea - la faremo strutturale". Infine, sul rischi legati al deficit indicati da Moody's, Baretta assicura che "nessuno ha intenzione di superare il 3%"; "sono preoccupazioni che abbiamo natualmente ben presenti. La cosa fondamentale e' concentrarci sulle cose da fare".

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