Csm: Anm, gli sms di Ferri sono stati una grave interferenza

Lunedì, 07 Luglio 2014
- Roma, 7 lug. - Una "evidente e grave interferenza nel delicato equilibrio tra i poteri". Cosi' l'Associazione Nazionale Magistrati interviene in merito alla notizia dell'sms inviato dal sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, durante le elezioni dei togati per il nuovo Csm a sostegno di alcuni candidati. L'Anm, con una nota diffusa subito dopo la chiusura dei seggi elettorali, rileva che questo episodio "fa emergere ancora una volta la problematicita' dei rapporti tra politica e Magistratura e la necessita' di porre dei limiti per assicurare una netta distinzione di ruoli e funzioni". Secondo il sindacato delle toghe, "appare evidente che, nel caso di specie, il fatto che il sottosegretario alla Giustizia sia un magistrato che al momento della nomina ricopriva la carica di membro del Comitato direttivo centrale dell'Anm, nonche' di segretario nazionale di una delle componenti della Magistratura associata (Magistratura Indipendente, ndr) sia circostanza non trascurabile - si legge nella nota dell'Anm - che ripropone il dibattito sempre aperto, relativo alla partecipazione dei magistrati alla vita politica, dovendosi evitare ogni possibile confusione di ruoli e valutare i casi in cui la stessa sui compatibile, anche solo sul piano dell'opportunita', con la necessaria tutela dell'immagine di autonomia e indipendenza del magistrato, correlata all'esercizio della, sua funzione, pur nel rispetto delle prerogative costituzionali garantite a tutti i cittadini". .

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