Da Napolitano alla Lega Nord, tutti con il Trevigiano alluvionato

Domenica, 03 Agosto 2014
- Roma, 3 ago. - Il mondo politico si stringe alla popolazione trevigiana colpita dalla disastrosa alluvione della notte scorsa e da piu' parti si punta il dito contro le responsabilita' dell'uomo. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esprime "la propria solidarieta' alla comunita' locale e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime e l'augurio di pronta guarigione ai feriti". Il Capo dello Stato manifesta vivo apprezzamento a quanti si sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso. Il Governo ha espresso cordoglio per le vittime dell'alluvione nel Trevigiano. Lo ha fatto tramite Erasmo D'Angelis, capo di #italiasicura, la struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, rivolgendosi al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. La Lega Nord si dice certa che "i cittadini veneti sapranno rialzare la testa dopo quest'ennesima catastrofe naturale che ancora una volta ci ha messo a dura prova". Il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, ha dato disposizione affinchche', in caso di chiamata, la Protezione civile comunale sia pronta ad intervenire in ausilio ai volontari trevigiani gia' all'opera da ieri sera sul luogo della tragedia. "Continuiamo a commentare le tragedie del maltempo ma non a prevenirle, nella passata legislatura ho lottato per combattere il male del tirare a campare. Ora e' arrivato il tempo di combattere e denunciare chi non vuole un paese sicuro. Piu' che contrastare i mutamenti climatici va cambiata la politica del non fare e non decidere mai" propone da parte sua Stefano Pedica della direzione Pd. "Questo ulteriore tragico episodio determinato dagli straordinari cambiamenti climatici e dalle molte fragilita' del nostro assetto idrogeologico deve indurre ad accelerare gli interventi di riassetto strutturale del territorio in funzione della migliore prevenzione di ogni ulteriore disastro" afferma Maurizio Sacconi capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra. "La bomba d'acqua e le vittime nel Trevigiano confermano purtroppo tragicamente la necessita' di contrastare i mutamenti climatici e gestire bene il territorio, dice Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera. "Questi fenomeni estremi - prosegue il parlamentare - ci ha ricordato il professor Maracchi, sono aumentati del 900% rispetto agli anni '60/'90. Una politica utile e lungimirante deve dare priorita' alla riduzione dei gas a effetto serra e considerare la manutenzione del territorio la prima grande opera che serve all'Italia. La nostra economia puo' ripartire anche da qui". .

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