Sono 1,1 milioni i nuclei familiari percettori del Reddito o Pensione di cittadinanza (RdC e PdC) con 2,44 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato di 583 euro (609 euro per il RdC e 311 euro per la PdC). Lo certifica l'Osservatorio Inps riferito ai dati rilevati nel mese di febbraio.
La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta da 2,16 milioni di cittadini italiani, quasi 231mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE e quasi 87mila cittadini europei.
L'importo medio - spiega l'Istituto - varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da un minimo di 473 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 763 euro per le famiglie con cinque componenti. Per i nuclei con presenza di minori - circa 366mila per 1,36 milioni di persone coinvolte - l'importo medio mensile è di 703 euro, e va da un minimo di 596 euro per i nuclei composti da due persone a 765 euro per quelli composti da cinque persone. Per i nuclei con presenza di disabili - circa 200mila con oltre 459mila persone coinvolte - l'importo medio è di 576 euro, con un minimo di 455 euro per i nuclei composti da una sola persona a 780 euro per quelli composti da cinque persone.
La distribuzione per aree geografiche vede 417mila beneficiari al Nord, 322mila al Centro e quasi 1,75 milioni nell'area Sud e Isole, confermando il Mezzogiorno come principale percettore di questa misura di sostegno al reddito.
Le revoche nel periodo gennaio-febbraio 2022 hanno riguardato circa 11mila nuclei e le decadenze sono state quasi 116mila. La diminuzione del numero dei nuclei rispetto al mese precedente risente dell'aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica (DSU), indispensabile per poter proseguire con l'erogazione del beneficio, che può essere stata presentata in ritardo o aver provocato la decadenza del beneficio.