Emilia: Bonaccini, indagato per 'rimborsi facili', resta in corsa

Mercoledì, 10 Settembre 2014
- Bologna, 10 set. - Il segretario regionale del Pd Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e' stato sentito in Procura a Bologna nell'ambito dell'inchiesta sulle 'spese pazze' dell'assemblea legislativa che lo vede indagato, insieme ad altri consiglieri, per peculato. Bonaccini, al momento, rimane in corsa per le primarie del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali dopo il ritiro del suo principale avversario, il deputato 'renziano' Matteo Richetti, iscritto con la stessa ipotesi di reato nell'inchiesta dei magistrati felsinei sui costi della politica nel 'parlamentino' regionale. Il segretario regionale Democratico (autosospesosi dall'incarico per correre alle primarie) aveva appreso di essere indagato dal suo avvocato che ha chiesto alla segreteria della Procura felsinea di verificare la posizione del proprio assistito. "Io sono determinato a proseguire perche' so come mi sono sempre comportato in questi anni" ha detto Bonaccini, al termine dell'interrogatorio in Procura a Bologna ribadendo l'intenzione di voler proseguire la corsa per le primarie del centrosinistra in vista delle elezioni regionali in autunno. "Ero sereno prima e sono ancora piu' sereno adesso - ha detto Bonaccini - perche' penso che abbiamo potuto dare spiegazioni per qualsiasi eventuale addebito". Il segretario, indagato per peculato, si e' detto "sereno per aver sempre agito correttamente. Gli addebiti si riferiscono a spese abbastanza modeste. Abbiamo spiegato l'inerenza all'attivita' di consigliere regionale. Sono convinto - ha concluso Bonaccini - che si possa proseguire la campagna verso la candidatura a presidente attraverso le primarie". Al segretario regionale del Pd dell'Emilia Romagna sono contestate "spese che ammontano per pranzi e cene a meno di 4mila euro in 19 mesi, qualcosa come 200 euro al mese": lo ha detto l'avvocato del candidato alle primarie del centrosinistra, Vittorio Manes, conversando con i giornalisti uscendo dalla Procura di Bologna dove Bonaccini e' stato sentito dagli inquirenti. "Sono state date tutte le spiegazioni - ha concluso il legale - che credo siano risultate pienamente convincenti". .

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