Dopo la decisione dell'esecutivo di rinviare l'appuntamento a settembre nel pagamento della Tasi appare utile fare chiarezza: per far scattare gli acconti di giugno, le delibere della Tasi devono essere approvate dal consiglio comunale entro il 23 maggio e pubblicate dal censimento ufficiale del dipartimento Finanze entro il 31 maggio. Quindi le decisioni approvate dai Comuni dal 24 maggio in poi non porteranno al pagamento di giugno. Nei Comuni che decidono in tempo, e che si vedono pubblicare la delibera dalle Finanze entro il 31 maggio, i versamenti della Tasi saranno sempre da effettuare entro il 16 giugno facendo i calcoli sulla base delle aliquote deliberate. Ciò vale sia per le abitazioni principali che per gli altri immobili.
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Nei Comuni in ritardo invece la data di pagamento dell'imposta delle abitazioni principali sarà diversa da quella degli altri immobili. Per le prime, infatti, la Tasi si verserà tutta a dicembre, come deciso nel decreto salva Roma-ter (articolo 1, comma 1, lettera b del Dl 16/2014); per gli altri immobili (seconde case, negozi, capannoni e così via), invece, si pagherà l'acconto a settembre, con le aliquote nel frattempo decise dai Comuni, e il saldo a dicembre. Due appuntamenti quindi per le abitazioni diverse da quelle principali che pagheranno a Settembre e a Dicembre; un solo appuntamento per le abitazioni principali. Nulla cambia invece per l'Imu, perché nell'imposta municipale l'acconto rimane a giugno e si prevede che sia sempre calcolato sulla base delle aliquote 2013.