Sarà questione di giorni la definizione della questione sulla Tasi. Ormai è chiaro che l'acconto sarà rinviato a ottobre nei Comuni che non hanno adottato entro il 23 Maggio la delibera che fissa aliquote e detrazioni.
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I ritardatari dovrebbero essere poco meno di 6 mila, su oltre 8 mila in quanto negli ultimi due giorni prima della scadenza molti comuni si sono messi in regola comunicando al Ministero dell'Economia le loro scelte.
La data precisa per la nuova scadenza dovrebbe essere fissata al 16 ottobre, l'appuntamento sarà messo nero su bianco probabilmente giovedì nel Cdm con un decreto legge. Assodato ciò le scadenze della Tasi diventeranno quindi tre: entro il 16 giugno si dovrà pagare la prima rata, sia per la prima casa sia per tutti gli altri immobili, nei soli 2 mila Comuni che hanno approvato la delibera (i cd. comuni puntuali). Entro ottobre, probabilmente il 16, si pagherà la prima rata per le abitazioni diverse da quelle principali nei 6 mila Comuni ritardatari, che avranno tempo fino al 31 luglio per definire aliquote e detrazioni.
Terza scadenza il 16 dicembre quando saranno chiamati alla cassa i proprietari delle abitazioni principali nei comuni ritardatari (che pagheranno l'importo in un'unica soluzione). Nella stessa data gli altri contribuenti dovranno pagare il saldo degli acconti versati a Giugno o ad Ottobre.
II decreto definirà anche la questione delle anticipazioni di cassa, i soldi che lo Stato girerà ai Comuni «ritardatari» per garantire la liquidità necessaria per tirare avanti fino ad Ottobre. I denari arriveranno dal fondo di solidarieta per gli enti locali mentre non è ancora chiaro chi dovra pagarne gli interessi passivi.