Dal prossimo anno tornano a salire gli interessi legali dovuti per il ritardo nei pagamenti dei contributi all'INPS. Da quella data, infatti, il saggio degli interessi legali, fissato allo 0,01% dal 1° gennaio 2021, sale all'1,25%. Lo certifica l'INPS nella Circolare n. 203/2021 diffusa oggi in seguito del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 13 Dicembre 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. n. 297 del 15 dicembre 2021).
La vigente normativa (art. 2, comma 185, legge n.662/1996) stabilisce che il ministro può modificare la misura del saggio, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di stato di durata non superiore a 12 mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell'anno. L'ultima modifica del tasso si è registrata alla fine dello scorso anno quando il Ministero dell'Economia fissò, in riferimento all'anno 2021, il tasso di interesse in misura pari allo 0,01%. Dal prossimo anno, pertanto, tornano a salire le sanzioni dovute sui contributi previdenziali versati in ritardo da imprese e lavoratori e gli interessi sulle pensioni, prestazioni ed indennità corrisposte dall'Inps ai diretti interessati in ritardo rispetto alla prima data utile di decorrenza.
Contributi
Per quanto riguarda i contributi la modifica ha effetti sulle ipotesi, previste dall'art. 116, comma 15, della legge n. 388/2000, di riduzione delle sanzioni civili fino alla misura prevista per gli interessi legali. Si tratta delle ipotesi di mancato e ritardato pagamento di contributi o premi derivanti da oggettive incertezze normative, per fatto doloso del terzo o per crisi aziendale (Circ. Inps 88/2002). Tale previsione è subordinata all'integrale pagamento dei contributi dovuti da parte del datore di lavoro.
In tale ipotesi i contributi con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2022 saranno oggetto di una maggiorazione dell'1,25%. Per le esposizioni debitorie pendenti alla predetta data, tenuto conto delle variazioni della misura degli interessi legali intervenute nel tempo, il calcolo degli interessi dovuti dovrà essere effettuato secondo i tassi vigenti alle rispettive decorrenze (si veda tabella).
Pensioni
La modifica del tasso legale produrrà effetti anche con riferimento al ritardo delle pensioni e alle prestazioni in pagamento dall'Inps (come ad esempio le prestazioni di fine rapporto e di fine servizio). In particolare il ritardato pagamento delle prestazioni in scadenza dal 1° gennaio 2022 sarà oggetto di un interesse legale pari allo 1,25%.
Documenti: Circolare Inps 203/2021