L'Acconto sulla Tasi sarà impossibile per gli immobili locati nei comuni che approveranno il regolamento dopo il 16 giugno. È una delle conseguenze della complessità delle norme che disciplinano il nuovo tributo comunale sui servizi indivisibili.
{div class:article-banner-left}{/div}
Com'è noto, la Tasi dovrà essere pagata in due rate con le stesse scadenze dell'Imu (16 giugno e 16 dicembre). In generale l'acconto dovrà essere versato sulla base dell'aliquota e delle detrazioni dei 12 mesi precedenti, con obbligo di conguaglio in sede di saldo. Ma per il solo 2014, essendo il primo anno di applicazione del tributo, sono dettate regole diverse a seconda se si tratta di prime case o altri immobili. Infatti le prime case pagheranno tutto in un'unica rata entro il 16 dicembre, salvo il caso in cui la deliberazione del comune che fissa l'aliquota sia pubblicata sul sito del Mef entro il 31 maggio.
Sugli immobili diversi dall'abitazione principale, invece, qualora il comune non abbia deliberato una diversa aliquota entro il 31 maggio, la prima rata andrà versata applicando l'aliquota standard che chiede l'1 per mille e a dicembre si pagherà l'eventuale conguaglio. Già questa divergenza rischia di causare diversi problemi per i contribuenti e per i Caf che dovranno rapidamente, salvo slittamenti dell'ultima ora, verificare in 10 giorni tutte le aliquote pubblicate ed effettuare i pagamenti per conto dei proprietari. Ma non è finita qui.
Ai sensi della legge 147/2013, per gli immobili locati la Tasi deve essere ripartita tra proprietari ed inquilini. In pratica a pagare la Tasi saranno chiamati sia i proprietari (che dovranno sborsare da un minimo del 70 a un massimo del 90% del tributo complessivo) che i locatari (per la differenza). A suddividere il carico fra le due categorie dovranno essere i comuni con una propria delibera comunale. E' evidente che se il regolamento comunale sulla Tasi venga approvato dopo la scadenza per il versamento della prima rata (il comune ha sino al 31 luglio per decidere) i contribuenti si troveranno di fronte ad un rebus dato che non conosceranno come ripartirsi il pagamento del tributo. E considerando che gli immobili locati non possono essere considerati abitazioni principali, il pagamento non potrà slittare al 16 Dicembre come accade per le prime case.
Si auspica pertanto che il MEF chiarisca con una nota informativa come dovranno comportarsi i contribuenti nel caso in questione magari facendo slittare il pagamento del tributo a Dicembre come accade per le prime case nei comuni che non deliberano in tempo.