Arriva il disco verde ai bollettini della Tasi, che il Comune può inviare precompilati ai contribuenti, mentre si stanno chiudendo i lavori per la proroga degli acconti nei Comuni che non hanno deliberato in tempo.
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Arrivano i bollettini postali per il versamento della Tasi. I bollettini dovranno essere messi gratuitamente a disposizione dalle Poste e i comuni che intendano personalizzarli, inviandoli precompilati ai contribuenti, dovranno conseguire l'autorizzazione dalle Poste stesse. Il modello standard del bollettino è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale dello scorso 28 maggio.
Il contribuente può effettuare il versamento del tributo sui servizi indivisibili presso gli uffici postali oppure tramite servizio telematico gestito da Poste, ottenendo come ricevuta anche l'immagine virtuale del Bollettino o una comunicazione in formato testo contenente tutti i dati identificativi del bollettino e del bollo virtuale di accettazione. II modello di bollettino di conto corrente postale riporta obbligatoriamente ii numero di conto corrente 1017381649, valido in tutti i comuni del territorio nazionale, numero sul quale non si possono fare versamenti tramite bonifico. II conto corrente è intestato a "Pagamento Tasi".
Novità anche sulla proroga della Tasi sulla quale il tavolo tecnico avviato dal ministero è arrivato a conclusione. Nell'ultima ipotesi, trova conferma il calendario in due tappe, al 16 ottobre per l'acconto e al 16 dicembre per il saldo, con la novità che queste scadenze coinvolgerebbero anche le abitazioni principali, che quindi subirebbero un anticipo rispetto alle regole in vigore oggi: nei Comuni che non hanno inviato le delibere entro il 23 maggio, infatti, il Dl 16/2014 aveva previsto per queste abitazioni il pagamento in soluzione unica il 16 dicembre.
Secondo l'esecutivo inoltre i Comuni avranno tempo sino al 10 settembre per inviare le delibere per renderle valide per la data del 16 Ottobre (attualmente il termine di scadenza è fissato al 31 luglio). Se il Comune non rispetterà la data i contribuenti dovranno pagare la Tasi con l'aliquota standard dell'1 per mille, sempre senza superare il tetto del 10,6 per mille nella somma fra Imu e Tasi sugli immobili diversi dall'abitazione principale. Nel provvedimento che sarà licenziato dal Cdm si stabilisce anche che i comuni dove salta l'acconto di giugno riceveranno una somma pari al 50% delle entrate Tasi ad aliquota standard entro il 20 giugno.