Giustizia: Orlando, su responsabilita' civile no volonta' punitiva

Domenica, 31 Agosto 2014
- Pesaro, 30 ago. - "Nel caso della responsabilita' civile credo davvero che non si possa parlare di volonta' punitiva, ma solo di volonta' di dare ai cittadini la possibilita' di avere un rimedio, laddove si provochi loro un danno". Andrea Orlando ha risposto questa sera a una delle critiche sollevate dall'Associazione nazionale magistrati sulla riforma della giustizia. "Parlare di volonta' punitiva non e' giusto - ha detto ancora il guardasigilli -, anche perche' questo rimedio e' gestito da giudici, che devono valutare la fondatezza dei reclami e non d'autorita', meccanismo che invece avrebbe messo in discussione l'autonomia della giurisdizione". Insomma, lo slogan 'Chi sbaglia paga' secondo Orlando "va declinato per quanto riguarda la magistratura". L'inquilino di via Arenula ha anche invitato i magistrati a "non contrapporre" l'introduzione della responsabilita' civile del giudice con gli altri temi affrontati dalla riforma, come quello della prescrizione, "che abbiamo modificato per consentire che alcuni reati di particolare gravita' siano perseguiti". "Quest'ultimo e' un tipo di intervento che ci era richiesto anche dalla comunita' internazionale e dall'Europa - ha concluso Orlando -, cosi' come l'Europa ci chiede di offrire ai cittadini un rimedio rispetto alla possibiita' che una decisione di un giudice causi loro un danno". A proposito della riforma della giustizia civile, infine, il ministro ha detto che e' "un risultato importante che si sia ripreso un tema che era stato lasciato marcire". "Incontrare l'Anm? L'ho fatto in tutti questi mesi e continuero' a farlo". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a margine di suo intervento a 'Festa Pesaro', la kermesse del Pd pesarese. "La prossima settimana intendo incontrare gli avvocati", ha anticipato il ministro, che ha messo in calendario anche appuntamenti con "la rappresentanza della magistratura onoraria, i sindacati e tutti i soggetti della giurisdizione che sono stati i protagonisti della costruzione dei diversi provvedimenti" contenuti nella riforma della giustizia presentata ieri. "Su qualcosa siamo d'accordo, su altro no - ha chiosato Orlando -, ma il dialogo continuera' fino al momento della stesura definitiva di questi provvedimenti". .

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