Guerra nel Pd su calo iscritti. Renzi abbiamo il 41% dei voti

Sabato, 04 Ottobre 2014
- Ferrara, 3 ott. - Il premier e segretario del Pd, Matteo Renzi, risponde con tre numeri alle inchieste sul calo degli iscritti del partito. "Il tesseramento e' iniziato a meta' aprile", ha detto, prima di far notare che "il Pd ha preso il 40,8% alle Europee, ovvero il 16% in piu' delle politiche, ha fatto tre elezioni regionali e le ha vinte, ha vinto nel 73% dei comuni italiani". "A qualcuno piace il Pd che ha 400mila iscritti ma prende il 25%, a qualcuno piace quello che prende il 40% e vince la partita delle idee, che e' la piu' importante", ha concluso. Sull'argomento iscritti, Gianni Cuperlo, deputato del Pd e leader di Sinistradem ha osservato: "Non voglio imbastire polemiche e per un bilancio del tesseramento e' giusto conoscere i dati certi sul numero degli iscritti. Ma credo sia necessario fare presto una discussione seria su quale idea di partito abbiamo in mente e su che modello immaginiamo per rendere viva la partecipazione dei cittadini". "Resto convinto - ha proseguito Cuperlo - che i partiti siano la spina dorsale della democrazia, cosi' come previsto dalla Costituzione. Abbiamo abolito una forma di finanziamento pubblico che di sicuro andava corretta e migliorata", aggiunge, "Ma senza un sostegno pubblico, trasparente e controllato nell'uso, il rischio e' di tornare a un accesso patrimoniale alle cariche elettive. E non bastano le cene con gli imprenditori o il 4 per 1000 a risolvere il problema. Gli iscritti sono anche il modo per evitare che i partiti si riducano a comitati elettorali. Leadership forti sono importanti, ma i leader possono cambiare mentre, se una democrazia e' solida, i partiti restano. E' quello che avviene in tutta Europa. A destra e a sinistra. In Italia abbiamo sperimentato modelli di partito personali che non rendono la democrazia piu' solida. Affrontiamola questa discussione, presto e senza rinvii". Preoccupato anche Stefano Fassina. "Temo che il Partito Democratico stia scivolando, lentamente e surrettiziamente, verso una forma piu' vicina a quella di un comitato elettorale" osserva. "Bisogna convocare subito una assemblea nazionale dei coordinatori di circolo e mettere in cantiere una assemblea di partito per mettere mano alla struttura e all'organizzazione", continua Fassina. "Basta girare un po' per i circoli, come faccio io ogni giorno, per rendersi conto dello stato di semi abbandono in cui versano tante realta'. Non tutte per fortuna". .

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati