Incontro Pd-M5S prossima settimana, ma 'cornice' resta Italicum

Martedì, 08 Luglio 2014
- Roma, 8 lug. - La prossima settimana. Con ogni probabilita' dopo il vertice di mercoledi' 16 luglio a Bruxelles ci sara' l'incontro tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle stando a quanto si apprende. Il faccia a faccia non sara' disgiunto dagli appuntamenti internazionali del presidente del consiglio Matteo Renzi. Ma nemmeno dal percorso delle riforme: il Pd, infatti, contava di arrivare all'appuntamento forte di un primo risultato ottenuto al Senato. Risultato che, tuttavia, vede oggi allontanarsi, non per un nodo politico sopraggiunto, ma per l'incidente al relatore Roberto Calderoli, svenuto in aeroporto e ricoverato al San Raffaele di Milano con tre dita fratturate. Un'assenza da Palazzo Madama che ha reso impossibile proseguire con l'esame dell'emendamento sulle modalita' di nomina dei senatori. L'incontro, tuttavia, non e' in forse, come ha sottolineato oggi il vice segretario del Partito Democratico, Lorenzo Guerini. Per il numero due del Nazareno, il confronto deve essere incardinato all'interno della cornice del patto stipulato con Silvio Berlusconi e nel perimetro dell'Italicum. Su questo il Pd non intende retrocedere di un passo. "Abbiamo finalmente ottenuto le risposte alle domande che abbiamo posto alcuni giorni fa", ha spiegato Guerini, "ora manderemo una lettera punto per punto e, sulla base di questo, faremo un incontro la prossima settimana, nell'ambito del patto del Nazareno, dentro la disponibilita' a confrontarci con tutte le forze politiche, cosi' come abbiamo richiesto fin dall'inizio", ha aggiunto sottolineando che il Pd e' disponibile "a confrontarsi" con il Movimento Cinque Stelle "dentro l'impianto che abbiamo voluto dare alla legge elettorale, cioe' una legge elettorale che determini chi vince e chi perde alle elezioni, che garantisca la governabilita' e che consente ai cittadini di scegliere". Con la palla nel campo avversario, i Cinque Stelle rimangono in attesa di avere risposta, "come chi aspetta una ragazza che rifiuta di uscire...", scherza Luigi Di Maio ai microfoni di Radio 2. "Non ho parlato con Renzi", ha poi aggiunto il vice presidente della Camera, "si facciano sentire loro, ci facciano sapere cosa devono fare. Volevano una pre riforma per corrispondenza. Noi siamo stati pazienti e lo abbiamo fatto. Ora vediamo". .

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