Isis: Alfano, 48 jihadisti passati dall'Italia

Lunedì, 29 Settembre 2014
- Roma, 29 set. - Alcune decine di persone, per l'esattezza 48 - allo stato delle indagini - i "combattenti stranieri" nelle file jihadiste che sono passati dall'Italia. Il dato e' stato fornito oggi dal ministro dell'Interno italiano, Angelino Alfano, che a Bruxelles ha preso parte alla conferenza di alto livello sulla sicurezza interna in Europa. Nei giorni scorsi l'Ue aveva fatto la cifra di 3mila "foreign fighters" attivi in Siria e Iraq, e oggi il titolare del Viminale ha precisato che dal monitoraggio "che teniamo sempre aggiornato" risulta "un numero di 48" combattenti "legati in qualche modo all'Italia in termini di transito o in termini di passaggi vari effettuati nel nostro Paese". Il comitato di analisi strategica antiterroristica "si riunisce di settimana in settimana: abbiamo sempre valutazioni aggiornate, teniamo sotto controllo la situazione". Alfano a margine della conferenza ha anche detto dell'esistenza di un'allerta terrorismo "elevata, anzi elevatissima" per l'Italia, pur in assenza di una minaccia specifica. Ed ha spiegato che l'allerta e' elevata perche' "l'Italia fa parte di quella grande comunita' occidentale che contrasta il terrorismo, perche' e' la sede della cristianita', perche' ha fatto delle scelte importanti in Parlamento anche negli ultimi mesi". E questo spiega il fatto che l'Italia sia "parte di quella grande comunita' che e' sotto attacco da parte di un califfo, di un sedicente stato e di un'organizzazione criminale che ha ambizioni, soldi e uomini che nessuno ha mai avuto". Vic (Segue) (Riepilogo) Isis: Alfano, "48 jihadisti passati dall'Italia" (2)= - Roma, 29 set. - Sempre a proposito di sicurezza, il ministro dell'Interno a margine di una cerimonia religiosa a Castel Sant'Angelo con i vertici della Polizia di Stato per celebrare il patrono San Michele Arcangelo ha detto "noi abbiamo sempre fatto cio' che era nel nostro compito fare e l'Italia e' un Paese sicuro nel quale vivere. Tuttavia non abbassiamo il livello della nostra attenzione, anzi, lo alziamo". "Affrontiamo con serieta' ogni elemento di analisi - ha aggiunto -, anche il piu' insignificante e siamo alla ricerca di segnali di minacce concrete e specifiche, che ancora non ci sono fortunatamente e speriamo che non ci saranno". Allo stato, "rispetto al numero complessivo di europei, il numero di terroristi legati all'Italia e' davvero residuale", ricordando appunto che sono quei 48 che in termini di transito o in termini di passaggi vari effettuati nel nostro Paese sono riferibili all'Isis. "Abbiamo un livello di allerta elevatissimo - ha ribadito il ministro - e crediamo che sia opportuno tenere riunito in sede permanente il comitato di analisi strategica antiterrorismo". Alfano ha anche ricordato che ogni Prefettura ha una lista di obiettivi sensibili e che "abbiamo chiesto di rafforzare la vigilanza". Intanto c'e' apprensione per la sorte di due tedeschi tenuti in ostaggio nelle Filippine meridionale dal gruppo qaedista Abu Sayyaf, formazione islamista legata ad al Qaeda (che ha recentemente stretto un patto con Isis) e attiva nel sud dell'arcipelago dal 1991, a maggioranza cristiana. I due saranno decapitati se entro il 10 ottobre non saranno accolte le richieste dei rapitori: Berlino deve porre fine al sostegno all'intervento Usa contro gli jihadisti sunniti dello Stato Islamico in Iraq e Siria e deve pagare un un riscatto. .

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