Italicum, Boschi apre modifiche su soglie e scelta candidati

Mercoledì, 24 Settembre 2014
- Roma, 24 set. - Il governo non ha mai espresso dubbi sulla legittimita' costituzionale della legge gia' approvata da questa Camera, l'Italicum. Che il Movimento 5 Stelle non condivida la legge elettorale e' legittimo ma questo non significa che sia incostituzionale". E' Maria Elena Boschi a replicare cosi', nel corso del 'question time' alla Camera, ai 5 Stelle, le cui posizioni sono archiviate cosi' dal ministro per le Riforme e per i Rapporti con il Parlamento: "Ritengo il quesito poco piu' che una provocazione politica". "Anche perche' - riprende riferendosi al faccia a faccia in streaming sulle riforme di qualche mese fa - il Movimento 5 Stelle sa bene che l'incontro e' avvebuto con una delegazione del Partito Democratico guidata dal suo segretario e non con il governo". Il tutto, aggiunge, "ferma restando la disponibilita' del governo, sempre manifestata e ribadita anche in questa sede, al dialogo con il Movimento 5 Stelle sulla legge elettorale, e non solo sulla legge elettorale". "Ribadiamo la necessita' di approvare rapidamente la legge elettorale. Rimane un'urgenza ma non perche' vogliamo andare a votare ma perche' riteniamo che sia un elemento di credibilita', prima di tutto per questo Parlamento che e' stato sollecitato dall'opinione pubblica, incoraggiato dal Presidente della Repubblica in questo senso", evidenzia Boschi. "Credo - aggiunge - che al Senato lavoreranno sulla legge elettorale - ha osservato ancora - con la stessa determinazione con cui hanno affrontato le riforme istituzionali". Boschi torna a garantire che "il governo, ovviamente, collaborera' per trovare un'intesa tra i partiti, sapendo - osserva - che ogni partito, e forse ogni parlamentare, ha una propsia idea di legge elettorale, ma per evitare lo scontro istituzionale dobbiamo lavorare insieme". Il ministro per le Riforme ricorda ancora che l'Italicum "alla Camera e' stato approvato con un consenso molto ampio e che ha indubbiamente dei vantaggi: supera i profili di illegittimita' della precedente legge, recependo le indicazioni della Corte Costituzionale in questo senso e per la prima volta - analizza - garantisce una certezza del risultato nelle mani dei cittadini grazie al ballotaggio, e una governabilita' per chi vince". "Probabilmente - pronostica - al Senato ci saranno alcune modifiche marginali che possono riguardare le soglie di accesso o le modalita' di scelta dei candidati, quindi valuteremo quale sara' la legge elettorale approvata definitivamente dal Parlamento". Ma del resto "sappiamo che su questa gia' oggi, a ordinamento vigente, la Corte Costituzionale potra' pronunciarsi. Peraltro, nella sentenza 2014 n.1 ha ribadito come il ricorso alla Consulta possa essere ampio in materia di legge elettorale per tutelare un diritto costituzionalmente garantito". Boschi conclude dicendo che "confermiamo, ovviamente, il favore del governo all'introduzione, nell'ambito delle riforme costituzionali, del ricorso preventivo alla Consulta in materia elettorale, come gia' approvato al Senato, ovviamente nelle mani del Parlamento, e dei deputati in modo particolare che hanno adesso all'esame le riforme. Non possiamo pero' - e' l'allerta finale - attendere ulteriormente per l'approvazione della legge elettorale sapendo che le riforme costituzionali comunque non entreranno in vigore immediatamente, per quanto disposto nel testo e approvato al Senato". .

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