Lavoro: Cuperlo, spero che Renzi non ci dica prendere o lasciare

Venerdì, 26 Settembre 2014
- Roma, 26 set. - In direzione "spero che il segretario presenti una relazione alternativa al prendere o lasciare. Un partito discute, la riforma si puo' migliorare. Renzi deve capire che da solo non ce la fa e che in casa non ha dei nemici. A meno che non pensi, e non voglio crederlo, che chi ha delle idee diverse dalle sue deve andarsene altrove". Lo ha detto Gianni Cuperlo, Pd, in un'intervista a Repubblica riferendosi alla riforma del lavoro messa in campo da Matteo Renzi. "Non siamo i Flintstones. Piu' che al partito della trattativa mi iscrivo a quello del cambiamento", ha detto Cuperlo che sull'ipotesi di un 'andare dritto' di Renzi afferma: "Andare diritto significa che il merito scompare? O che non si discutono assieme Jobs Act e legge di stabilita'? Se vuoi tutelare un milione di persone con una indennita' di 800 euro mensili, devi avere delle risorse certe e devi averle subito". Con la riforma Fornero, ha spiegato l'ex presidente del Pd, l'articolo 18 "e' cambiato nella sostanza. E' cresciuto il numero e il successo dei casi di conciliazione. Si e' ridotto il ricorso al giudice". Ma, ha chiarito il leader della sinistra dem, "se si esclude in via di principio l'opzione della reintegra si colpisce un principio che ha un fondamanto costituzionale". .

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